Sesto com’era: da Bernini al Bar di Tebe (ma la storia continua)

SESTO FIORENTINO – Da Bernini al sindaco Edgardo Gemmi, da Napoleone Bonaparte a Giuliano il barrocciaio passando per lo scherzo dello Sputnick, Raperino e il bar di Tebe: tanti, tantissimi i personaggi sestesi di tutti i tipi ricordati nella serata di ieri di “Sesto Com’era” al Centro Civico 2 di via Leopardi. Così tanti che […]

SESTO FIORENTINO – Da Bernini al sindaco Edgardo Gemmi, da Napoleone Bonaparte a Giuliano il barrocciaio passando per lo scherzo dello Sputnick, Raperino e il bar di Tebe: tanti, tantissimi i personaggi sestesi di tutti i tipi ricordati nella serata di ieri di “Sesto Com’era” al Centro Civico 2 di via Leopardi. Così tanti che alcuni anche importanti sono rimasti fuori e – promettono gli organizzatori – sarà organizzata un’altra serata ad hoc in futuro. Ad aprire le danze è stato l’ospite Marco Giachetti, consigliere della Pro Loco, con Pietro Bernini, il celebre scultore nato a Sesto. Ha poi proseguito parlando delle sue approfondite ricerche storiche nelle carte del censimento granducale che riportano tutti i cittadini di Sesto – che strano trovare nel 1841 gli stessi cognomi che ancora hanno i “sestesi doc” – e che consentono di avere traccia di personaggi storici piccoli e grandi. Come quel Bonaparte prete della pieve di Sesto, imparentato in qualche modo davvero con i Bonaparte più celebri, tanto che a Sesto arrivò anche Napoleone in persona. Sono poi intervenuti gli ospiti fissi Sergio Cerreti, architetto, e Gianni Batistoni, scrittore, che hanno portato storie e anche aneddoti che potevano ricordare in prima persona. Come Lido Manetti, che recitò ad Hollywood in concorrenza con Rodolfo Valentino e qui morì misteriosamente. Il maestro Bruno Bartoletti direttore d’orchestra e la pianista Ornella Puliti. E invece l’esattore Puliti, che per gli insolventi metteva i soldi lui. E Edgardo Gemmi, sindaco del dopoguerra che davvero ascoltava tutti, tanto che aveva in casa la tavola sempre imbandita in modo che chi voleva o aveva bisogno potesse entrare e mangiare da lui. E alcuni giocatori della sestese – nel 1956 la squadra vinse il torneo Uisp nazionale – e i personaggi del bar di Tebe, bar che per 60 anni animò via Gramsci nello slargo davanti al cinema, dove di storie, e di scherzi divertenti, se ne facevano tanti.
Contributi anche dal pubblico di storie e di foto; dalle cartoline d’epoca portate dal signor Vitaliano Bogi, sestese d’adozione, con le trasformazioni della città dall’800 agli anni ’60, alle foto che ritraggono Giuliano il barrocciaio, portate dal signor Agostino. Di questo personaggio oggi scomparso ma che quasi tutti ricordano, a parte il cappotto, gli aneddoti buffi, le canzoni di Gianni Morandi e il barroccio per i ferrivecchi presi qua e la, sono spuntate foto che attestano che la leggenda è realtà: sul carretto metteva non solo moto ma talvolta anche macchine, come una 500 portata via per intero. E tra i “personaggi strani” Raperino, la Luciana che cantava da sola e la Vittoria col fazzoletto sempre sopra la testa. <
Per l’atletica invece si è ricordato Arturo Maffei, che fu portiere della sestese e poi della fiorentina, campione nazionale di salto in lungo vinse i mondiali di atletica del 1936, nella diapositiva mostrata era insieme a Jesse Owens. Non c’è stato tempo invece per parlare di Alfredo Martini, come di altri grandi personaggi che saranno ripresi in un’altra serata.
Tra le storie del piazzale e i ricordi familiari (la signora Contini, dal pubblico, ha detto che in casa ha una statuetta del Ginori del 1735, fatta da un suo avo) è rispuntata fuori la storia dello Sputnik che arrivò a Sesto. L’avevamo già raccontata su Piananotizie (https://www.piananotizie.it/curiosita/quando-lo-sputnik-atterro-in-piazza-lavagnini/) ma in questa sede a raccontarlo è stato direttamente lui, il dottor Cecchi che per anni ha gestito il laboratorio del Liceo scientifico Agnoletti: fu lui da ragazzo il costruttore della palla, l’autore della burla, quello che con due sfere metalliche, qualche pezzo di radio e un gruppo di amici ha tenuto sveglia mezza Sesto a guardare il “satellite russo precipitato”, finchè il maresciallo disinnescò tutto… con un calcio.
Il prossimo appuntamento con le storie di “Sesto com’era” è per venerdì prossimo, sempre al Centro Civico 2 di via Leopardi 72 (ore 21) stavolta con Silvia Fissi e tema la Richard Ginori nel periodo dagli anni ’50 ad oggi.

Francesca Gambacciani

L’intera serata sarà visionabile in video su Sesto Tv-Web Tv