Sesto Fiorentino: 40 esuberi per Richard Ginori. Parola di Lenox

SESTO FIORENTINO – Gli americani della Lenox confermano il loro interesse er l’acquisizione della sestese Ginori. Lo fanno rendendo noto il loro piano di acquisizione che prevderebbe il mantenimento del 90% della forza lavoro nello stabilimento di Sesto Fiorentino. Lenoz, competitor sui mercati internazionali proprio di Ginori, conferma lìimportanza storica e qualitativa del marchio sestese […]

SESTO FIORENTINO – Gli americani della Lenox confermano il loro interesse er l’acquisizione della sestese Ginori. Lo fanno rendendo noto il loro piano di acquisizione che prevderebbe il mantenimento del 90% della forza lavoro nello stabilimento di Sesto Fiorentino.

Lenoz, competitor sui mercati internazionali proprio di Ginori, conferma lìimportanza storica e qualitativa del marchio sestese e per salvarlo propone una forte integrazione “tra il know-how di Apulum e Lenox con la prestigiosa tradizione manifatturiera italiana” con l’intenzione, dichiaraa, di incrementare la produttività del sito italiano in modo da favorire !l’integrazione tra la consolidata rete commerciale di Lenox con l’esperienza maturata da Richard Ginori in tre secoli di storia manifatturiera”. Lenox e Apulum garantirebbero la penetrazione sul mercato statunitense molto interessato, da sempre, al Made in Italy. Oltre a ciò la cordata americana garantirebbe “un impegno, a tutelare la qualità dei prodotti e la storicità di un brand italiano come Richard Ginori, per armonizzarle all’interno di una strategia di marketing di primissimo livello qualitativo e di uno stile riconosciuto nel mondo”.

Lenox aveva già incontrato, giorni addietro, le rappresentanze sindacali e aveva incassato il sorriso da parte dei Cobas mentre Cgil-cisl-uil parrebbero più propensi verso le proposte dei vercellesi di Sambonet che, però, prevederebbero circa 200 esuberi invece dei 40 prospettati dagli americani.

Le altre due proposte (una cordata di imprenditori del Nordest e un’altra gestita dalla Proto Organization) sembrano meno interessanti.

Entro il 31 agosto il Collegio dei liquidatori dovrà dare una risposta in sede di tavolo rehoonale e se giungesse a una conclusione prima del temp il Ministero dello sviluppo economico si è dichiarato disponibile ad ospitare la trattativa.