SESTO FIORENTINO – In molti hanno notato, nelle scorse settimane, il moltiplicarsi di bandiere della Fiom appese lungo via Pasolini davanti al centro di meccanizzazione postale; solo guardando con attenzione, si possono tuttavia vedere nel prato adiacente al canile anche gli striscioni di protesta dei lavoratori. Di cosa si tratta? Alcune scritte fanno riferimento al piano di tagli di Poste Italiane, annunciato ad aprile, che prevedeva circa 570 esuberi in Toscana, di cui circa 130 a Pisa, con la chiusura del centro di meccanizzazione pisano. Altri striscioni fanno invece riferimento a Finmeccanica e riguardano dei lavoratori del posto, non dipendenti direttamente delle Poste. “Si tratta dei dipendenti di un’azienda esterna a cui Poste, in tutta Italia, appalta la gestione e manutenzione dei macchinari di corrispondenza – ha spiegato Claudio Bellatti, responsabile del settore Poste per Cgil – attualmente il vecchio accordo è scaduto da tre mesi ed è in corso la trattativa a livello nazionale per un nuovo appalto. Si teme però che con il nuovo si vadano a tagliare diversi posti di lavoro, sono a rischio 5-6 persone al CMP di Sesto”. La protesta dei lavoratori accumunerebbe dunque le due situazione, ma se le ultime notizie (di sabato) parlano di un possibile accantonamento del piano tagli di Poste Italiane, rimane a rischio la posizione dei lavoratori meccanici.
Sesto Fiorentino: continua la protesta dei lavoratori delle Poste
SESTO FIORENTINO – In molti hanno notato, nelle scorse settimane, il moltiplicarsi di bandiere della Fiom appese lungo via Pasolini davanti al centro di meccanizzazione postale; solo guardando con attenzione, si possono tuttavia vedere nel prato adiacente al canile anche gli striscioni di protesta dei lavoratori. Di cosa si tratta? Alcune scritte fanno riferimento al […]
