Sesto Fiorentino: da Sesto a Campi tutti si stringono attorno ai lavoratori della Ginori

SESTO FIORENTINO – Le bandiere non sventolano, sono appesantite dall’umidità che entra nelle ossa superando gli ostacoli dei piumini, dei cappelli di lana e delle sciarpe. I lavoratori della Ginori passeranno ancora una notte all’aperto, ad occupare lo stabilimento. Dopo che il Tribunale ha dichiarato il fallimento, i lavoratori hanno deciso resteranno davanti a quei […]

SESTO FIORENTINO – Le bandiere non sventolano, sono appesantite dall’umidità che entra nelle ossa superando gli ostacoli dei piumini, dei cappelli di lana e delle sciarpe. I lavoratori della Ginori passeranno ancora una notte all’aperto, ad occupare lo stabilimento. Dopo che il Tribunale ha dichiarato il fallimento, i lavoratori hanno deciso resteranno davanti a quei cancelli. Ancora in attesa. Il giorno trascorre veloce: televisioni, giornalisti, radio, lavoratori in lotta di altre aziende che portano la propria solidarietà, amici che passano per un saluto per dire “ce la farete”.  Poi il giorno in un battibaleno scompare, la luce scivola dietro “la palla” di cemento. Al suo posto il buio e l’umidità che sale. La notte è lunga, ma c’è chi arriva con dolci e schiacciate, chi domani farà un concerto, chi invece vuole solo parlare con loro, con chi sta lottando. Gli esercizi commerciali sestesi hanno affisso sulle loro vetrine un volantino “Il sto con i lavoratori Ginori” e la solidarietà scalda gli occupanti che sfidano il freddo e l’umidità si estende. Anche una pizzeria di Campi Bisenzio ha voluto partecipare a questa gara di solidarietà. I lavoratori fotografano scene di “occupazione”, mentre ciascuno pensa alla propria famiglia a casa, ai propri figli. Affidano al social network Facebook i loro pensieri, gli stati d’animo, non si sentono soli e superano così un’altra notte. Un’altra notte che dovrà pur passare. E.A.