Sesto Fiorentino: Gianassi “la Ginori non può diventare la fabbrichetta di 100 dipendenti”

SESTO FIORENTINO – “Riteniamo insufficiente e inaccettabile la soluzione ipotizzata dal presidente dei liquidatori della Ginori per la sopravvivenza della società, anche se giudichiamo importante l’interesse manifestato da parte del gruppo industriale Sambonet, non può diventare una fabbrichetta con poco più di un centinaio di dipendenti”. E’ quanto sostiene il sindaco Gianni Gianassi. “Le notizie […]

SESTO FIORENTINO – “Riteniamo insufficiente e inaccettabile la soluzione ipotizzata dal presidente dei liquidatori della Ginori per la sopravvivenza della società, anche se giudichiamo importante l’interesse manifestato da parte del gruppo industriale Sambonet, non può diventare una fabbrichetta con poco più di un centinaio di dipendenti”. E’ quanto sostiene il sindaco Gianni Gianassi. “Le notizie ‘ufficiali’ emerse oggi destano allarme e preoccupazione nell’amministrazione comunale – ha aggiunto il sindaco – le tre richieste che abbiamo sempre sostenuto con il consiglio comunale, la Provincia, la Regione e Cgil, Cisl e Uil prevedevano che la fabbrica rimanesse a Sesto, che mantenesse l’alta gamma del prodotto e che garantisse alti livelli d’occupazione. I lavoratori della Ginori che a causa dei gravi ritardi con i quali sono state avviate le procedure rischiano di non percepire per alcuni mesi lo stipendio dovuto devono sentire tutta la solidarietà della città di Sesto nella difesa di quanti più posti di lavoro possibile e nello scongiurare il fallimento dell’azienda. Speriamo che al di là degli annunci, la trattativa che si aprirà tra le parti sul piano industriale possa prevedere la possibilità di contrattazione da parte delle organizzazioni sindacali e della rsu”. Lunedì il sindaco Gianassi parteciperà al tavolo regionale e una riunione dei capigruppo del consiglio comunale sestese è già stata convocata per il pomeriggio di martedì 17 luglio. “Valuteremo insieme la portata delle informazioni e decideremo eventuali azioni da intraprendere a sostegno delle giuste rivendicazioni dei lavoratori – ha concluso Gianassi – in questo difficilissimo momento auspico il massimo dell’unità sindacale e politica per far sentire sostegno e affetto ai lavoratori e pressione verso i liquidatori, affinché valutino la soluzione meno penalizzante per il lavoro e il territorio”.