Sesto Fiorentino: Ginori alla svolta definitiva. la preoccupazione dei sindacati

SESTO FIORENTINO – “Se sarà sospesa la produzione entro luglio sarà difficile qualsiasi prospettiva per la Ginori”. Lo sostengono i sindacati Cgil-Cisl-Uil che hanno annunciato, per venerdì 29 giugno, una cena in piazza della Chiesa e un incontro dibattito sulla vicenda della fabbrica sestese all’interno del teatro della Pieve di San Martino. Quasi un mese […]

SESTO FIORENTINO – “Se sarà sospesa la produzione entro luglio sarà difficile qualsiasi prospettiva per la Ginori”. Lo sostengono i sindacati Cgil-Cisl-Uil che hanno annunciato, per venerdì 29 giugno, una cena in piazza della Chiesa e un incontro dibattito sulla vicenda della fabbrica sestese all’interno del teatro della Pieve di San Martino.

Quasi un mese e mezzo fa il liquidatore Milanesio incontrò i sindacati e da quell’incontro uscirono speranze sull’azione dell’economista: la Ginori sarebbe stata venduta integra e non sarebbe stato fatto uno “spezzatino” nel tentativo di mantenre il sito produttivo a Sesto.

Da allora Milanesio non ha più incontrato ufficialmente i sindacati.

“Adesso siamo preoccuapti – ha spiegato Roberto Aiazzi della Uil – tra pochi giorni saranno terminate le lavorazioni per portare a termine gli ordinativi. Dopo si rischia il blocco produttivo”.

Se il blocco vi sarà il prezzo di vendita dell’azienda potrebbe diminuire anche dell’80% e, forse, i gruppi industriali interessati all’acquisizione della manifattura potrebbero attendere proprio quell’evento per risparmiare qualche decina di milioni sul costo di acquisizione.

“Comprendiamo il problema – spiega Bernardo Marasco di Cgil – vogliamo solo anticipare qualsiasi problematica che possa peggiorare la condizione dei lavoratori. A Milanesio chiederemo ufficialmente un incontro per capire la situazione dimostrandoci sin da ora pronti a trattare con qualsiasi acquirente che abbia presentato un piano industriale. Ma vogliamo anche anticiapre l’eventuale crisi produttiva magari affrontando le questioni legati all’adozione di nuovi eventuali ammortizzatori sociali”.

Guarda l’intervista a Bernardo Marasco (Cgil): [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ccVrZWTp5kA&feature=youtu.be]