Sesto Fiorentino: nasce Iper Music, la scuola di musica di Coop e Parsifal (1)

SESTO FIORENTINO – Nasce la scuola di Musica Iper Music e sarà diretta dai musicisti Fabrizio Morganti e Riccardo Dell’occhio, entrambi nell’ultimo disco di Patti Smith. Iper Music nasce dalla sinergia tra la sezione Soci Coop Sesto Fiorentino e Calenzano e il Centro Artistico Musicale Parsifal, uno tra i più importanti e richiesti spazi musica […]

SESTO FIORENTINO – Nasce la scuola di Musica Iper Music e sarà diretta dai musicisti Fabrizio Morganti e Riccardo Dell’occhio, entrambi nell’ultimo disco di Patti Smith. Iper Music nasce dalla sinergia tra la sezione Soci Coop Sesto Fiorentino e Calenzano e il Centro Artistico Musicale Parsifal, uno tra i più importanti e richiesti spazi musica d’Italia. “Quello che cercheremo di comunicare ai ragazzi è che i sogni, senza la fatica, non bastano – spiega Carlo Barducci, rappresentante del Parsifal – E per questo abbiamo pensato di creare dei corsi di musica di qualità ma particolarmente accessibili che possano portare chiunque a coltivare la propria passione anche di questi tempi”. Tra i musicisti-insegnanti: Stefano Ferraro, Mary Loscerbo, Simone Marrucci, Tiziano Borghi, Stefano Allegra, Guido Zorn, Marco Barsanti, Giovanni Gasparini, Wendy Yates, Caruso Colzi. Questo team cercherà di rompere quella barriera che separa il mondo dei corsi di musica dalla realtà musicale vera e propria. “Firenze e tutta l’area metropolitana in passato è stata terreno fertile per molti musicisti che negli anni si sono ritrovati a suonare per i più importanti cantanti italiani – afferma Fabrizio Morganti, rientrato dal lungo tour con Biagio Antonacci – Penso a Franco Santarnecchi per Jovanotti, Leonardo Pieri per Angelo Branduardi, Michele Vitulli e i fratelli Bottai per gli Articolo 31, o ancora Fefo Forconi, Ieppe Catalano, Stefano Luchi e così via… Tutti musicisti che negli anni Novanta facevano parte di una realtà molto fertile e vitale. Ecco, nella nostra scuola ci piacerebbe riportare quello spirito dello stare bene insieme, con la voglia di confrontarsi e la consapevolezza che sulla musica bisogna spesso lavorare prima come artigiani che come artisti”.