Sesto Jazz Festival nel giardino del Teatro della Limonaia

SESTO FIORENTINO – Sesto Jazz Festival torna nel 2021 in una versione originale nel giardino del Teatro della Limonaia, con un programma dedicato come ogni anno al grande jazz italiano e internazionale. A inaugurare la nuova edizione, sabato 31 luglio, il pianista Domenico Sanna. Considerato uno dei più raffinati ed eleganti pianisti jazz emersi negli […]

SESTO FIORENTINO – Sesto Jazz Festival torna nel 2021 in una versione originale nel giardino del Teatro della Limonaia, con un programma dedicato come ogni anno al grande jazz italiano e internazionale. A inaugurare la nuova edizione, sabato 31 luglio, il pianista Domenico Sanna. Considerato uno dei più raffinati ed eleganti pianisti jazz emersi negli ultimi anni, nella sua musica si respirano atmosfere retrò mescolate a una sensibilità moderna. A seguire, il sassofonista Michele Tino presenterà con il suo quartetto, Belle Epoque, disco d’esordio uscito nel 2021. È un racconto eterogeneo, la fotografia di un periodo lungo della sua evoluzione artistica che raccoglie diversi momenti di vita. Il quartetto formato da Simone Graziano, Gabriele Evangelista e Bernardo Guerra, è frutto dei suoi anni di esperienza tra Olanda, Stati Uniti e Italia dove ha maturato studi, di ascolti musicali e di vita che hanno influito sulla sua composizione. Il repertorio che ne consegue cerca di andare oltre la semplice giustapposizione di influenze e sonorità diverse con un approccio compositivo che non si pone limiti stilistici. Una forte matrice jazzistica che ha anche un respiro classico, ampie sezioni aperte tra spazi di improvvisazione e creazione collettiva.

Domenica 1 agosto alle 21.30 sarà protagonista Nir Felder con il suo trio formato dal bassista e compositore Matt Penman e il batterista Greg Hutchinson. Felder mostra una presenza imponente sul palco suonando senza sforzo linee complesse e intricate. Ha dimostrato di essere un sideman infinitamente versatile integrando le sue capacità tecniche con un senso melodico profondamente lirico e influenzato dal rock. Il suo tono e il fraseggio sono immediatamente identificabili per il loro innato lirismo e le sue elocuzioni percussive lo contraddistinguono sia come sideman che nel percorso da bandleader facendo del suo stile una voce unica. È stato spesso paragonato ai colleghi chitarristi Pat Metheny e Joe Satriani e prima di guidare la propria band, ha suonato con Greg Osby, Esperanza Spalding e molti altri. Lunedì 2 agosto alle 21.30 sarà la volta del trio formato da Alessandro Lanzoni, Thomas Morgan e Eric McPherson, un magico incontro tra musicisti di differenti generazioni, annoverati tra le maggiori personalità della scena jazzistica odierna. Thomas Morgan è uno dei contrabbassisti più carismatici e talentuosi al mondo mentre Eric Mc Pherson è uno straordinario batterista dotato di un’inventiva e di una sensibilità fuori dal comune. Insieme a loro, Alessandro Lanzoni, pianista fiorentino e una delle più importanti rivelazioni del jazz italiano. Un’esperienza comune che si è subito tradotta nella volontà di costruire insieme qualcosa di bello e di nuovo, all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay, affrontando un repertorio di standard jazz, scegliendo in assoluto quelli tra i più avvincenti e meravigliosi del catalogo americano. Il loro cd registrato a New York nell’inverno del 2018 è infatti formato da quasi esclusivamente standard ed è uscito a marzo 2019.