Sesto Jungle Bike il nuovo bosco urbano di Sesto Fiorentino

SESTO FIORENTINO – Sesto Jungle Bike è il nuovo bosco urbano “Sottittreno” che sorgerà nel quadrilatero viale Togliatti, via della Querciola, via Pozzi e il Fosso di Cinta, un’area di oltre 23mila metri quadrati. E’ uno dei venti progetti finanziati dalla Regione Toscana nell’ambito del bando “Toscana Carbon Neutral”. La proposta ha ottenuto quasi 389mila […]

SESTO FIORENTINO – Sesto Jungle Bike è il nuovo bosco urbano “Sottittreno” che sorgerà nel quadrilatero viale Togliatti, via della Querciola, via Pozzi e il Fosso di Cinta, un’area di oltre 23mila metri quadrati. E’ uno dei venti progetti finanziati dalla Regione Toscana nell’ambito del bando “Toscana Carbon Neutral”. La proposta ha ottenuto quasi 389mila euro di finanziamento, a fronte di 441mila euro ammissibili e un valore complessivo del progetto di circa 460mila euro. Saranno messi a dimora 153 alberi di tredici diverse varietà, in prevalenza autoctone, selezionate tra quelle maggiormente capaci di abbattere anidride carbonica, polveri fini e diossido di azoto. Secondo le stime progettuali, il nuovo bosco sarà in grado di stoccare 113 tonnellate di Co2 nell’arco di trent’anni. L’intervento prevede anche la realizzazione di un tratto di pista ciclabile che andrà a collegarsi alla rete cittadina e permetterà di riqualificare i giardini pubblici attualmente esistenti nella stessa area, ad oggi poco utilizzati per mancanza di ombra e attrezzature.

“Ancora una volta siamo riusciti ad intercettare opportunità e risorse da investire per il miglioramento della nostra città, in questo caso in un ambito, il contrasto al cambiamento climatico, su cui si gioca il nostro futuro, – afferma il sindaco Lorenzo Falchi – con Sesto Jungle Bike realizziamo di fatto un nuovo spazio verde nel Sud Ferrovia, inserendolo nei percorsi ciclopedonali esistenti. Attendiamo ora l’erogazione delle risorse per procedere non appena possibile alle fasi di realizzazione del progetto”. “Si tratta di un risultato importante per il quale voglio ringraziare i nostri uffici: la collocazione del progetto tra i primi in graduatoria – conclude Falchi – è la conferma della qualità e dell’attenzione con cui quotidianamente svolgono il loro lavoro al servizio della nostra comunità”.