Sesto Siamo Noi “I politici dicono la verità?”

SESTO FIORENTINO – Sesto Siamo Noi pone una domanda “I politici dicono la verità? – si legge in una nota di Riccardo Baronti – In una campagna che è durata tre quattro settimane e sotto una grandissima pressione, quanti candidati hanno affermato qualsiasi cosa per essere eletti e sicuramente esagerando con promesse e cercando di […]

SESTO FIORENTINO – Sesto Siamo Noi pone una domanda “I politici dicono la verità? – si legge in una nota di Riccardo Baronti – In una campagna che è durata tre quattro settimane e sotto una grandissima pressione, quanti candidati hanno affermato qualsiasi cosa per essere eletti e sicuramente esagerando con promesse e cercando di distorcere la realtà”.

“La nostra lista – prosegue Baronti – ha mantenuto la correttezza e il profilo che la contraddistingue, animata da persone che rappresentano tutta la società civile di Sesto senza particolari aiuti se non quelli di amici e conoscenti che hanno creduto nella nostra missione. Abbiamo portato avanti il programma di Zambini con focus determinanti sulle problematiche degli agricoltori sestesi e della collina, sulla famiglia, il sociale e la tutela della salute del territorio in generale. Voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno dato fiducia e che hanno portato Sesto Siamo Noi al 3,81%. Il nostro lavoro è sempre stato costante e non alla rincorsa delle promesse dell’ultima ora”. Sesto Siamo Noi sostiene Zambini e, aggiunge Baronti, “col suo programma vogliamo rilanciare tutto il territorio, dal centro alle periferie alla collina e salvaguardare le tante aziende e bravi imprenditori presenti”.

Baronti precisa che “se le cose vanno rimesse a posto significa che qualcuno l’ha distrutte nel tempo, vuol dire che la classe politica che ha governato Sesto negli ultimi 10-15 anni è stata talmente chiusa nei propri interessi e autoreferenziale, che alla fine le esigenze di tutti i cittadini non sono state minimamente considerate a favore degli interessi di pochi. Zambini saprà essere un Sindaco con la dichiarata volontà di essere veramente il tutore di tutti i Sestesi e non solo di quelli che fino ad oggi hanno tenuto nel forziere il potere a vantaggio solo di pochi adepti”.

“Con Zambini – spiega Baronti – non vogliamo fare la doppia faccia, non possiamo riproporre una classe dirigente che ha tentato di presentarsi come una novità, ma che dietro nasconde, neanche tanto velatamente, una realtà vecchia.
Oggi Falchi e i vecchi compagni, presenti nei consigli e giunte comunali degli ultimi 10 anni, firmatari di atti e convenzioni e convinti della bontà della realizzazione del termovalorizzatore, vogliono solo strumentalizzare questa campagna su questo argomento”.

Baronti vuole ricordare la dichiarazione di Gianassi sullo studio progettuale paesaggistico fatta il 2 febbraio 2010 quando Falchi era in Consiglio Comunale: “Questo studio era previsto dagli accordi ed è stato finanziato dall’ATO Toscana centro con 180 mila euro – dice Baronti – Secondo gli indicatori progettuali emersi, l’impianto non sarà concepito come un mero segno industriale o peggio come un camino, ma contribuirà a valorizzare uno spazio strategico per l’area metropolitana fiorentina”. E, aggiunge, “addirittura dal 6 al 27 febbraio 2010 fu organizzata una mostra nel palazzo comunale sui progetti architettonici del termovalorizzatore”. Baronti precisa: “Hanno cambiato idea, o fanno finta di averla cambiata, perché loro sanno bene che sarà costruito avendone gestito direttamente tutto l’iter”.