Sfratti, caro affitti, caro bollette: emergenza casa, a Firenze Cgil e Sunia lanciano “l’allarme rosso”

FIRENZE – Emergenza casa a Firenze: Cgil e Sunia, per voce di Giancarla Casini (Cgil Firenze) e Laura Grandi (Sunia Firenze) e Toscana) lanciano “l’allarme rosso” su sfratti (130 con forza pubblica al mese, 2.400 convalide previste nel 2022), caro affitti (il 50% del reddito va nel canone) e rincari (15.000 fiorentini rischiano di finire […]

FIRENZE – Emergenza casa a Firenze: Cgil e Sunia, per voce di Giancarla Casini (Cgil Firenze) e Laura Grandi (Sunia Firenze) e Toscana) lanciano “l’allarme rosso” su sfratti (130 con forza pubblica al mese, 2.400 convalide previste nel 2022), caro affitti (il 50% del reddito va nel canone) e rincari (15.000 fiorentini rischiano di finire per strada). La combinazione tra gli sfrattiil rialzo dei prezzi dei beni energetici, dei prodotti alimentari e dei beni di prima necessità, l’incertezza per la guerra ucraina, la perdita di potere d’acquisto, di salari e pensioni rischia di portarci di fronte al boom dell’emergenza abitativa, dove affitti alti e caro bollette si rivelano un mix terribile, che rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie fiorentine. A Firenze la disponibilità di alloggi ad affitti sostenibili è un sogno irrealizzabile, esistono almeno 800 alloggi di edilizia pubblica sfitti, mancano gli alloggi volano per tamponare l’emergenza. Per questo urge che le istituzioni intervengano a tutela della popolazione più in difficoltà. Che è sempre di più.

Gli sfratti

Gli sfratti sono in esecuzione dal 1 gennaio 2022 (dopo il blocco di 18 mesi). A Firenze i dati delle richieste di convalide degli sfratti, nel primo bimestre 2022, sono da allarme rosso: più di 50 convalide di sfratti alla settimana, che escono dalle stanze del Tribunale di Firenze, di cui il 98% sono tutti sfratti per morosità. Si prevede che il Comune di Firenze si trovi da maggio 2022, verosimilmente (con i tempi tecnici delle fissazioni delle cancellerie), con 130 sfratti con forza pubblica al mese, con una previsione di 2400 di sfratti convalidati nell’anno 2022.

I numeri su caro bollette e affitti

Delle bollette pervenute a persone in disagio abitativo arrivate agli sportelli Sunia e Cgil, quelle che vedono un maggior aumento sono quelle del gas: 47 persone hanno riferito di avere avuto un aumento tra 300/ 320 euro a bolletta; 67 persone hanno riferito di avere avuto un aumento tra i 250/300 euro a bolletta; 41 persone hanno riferito di avere avuto un aumento tra i 200/250 euro a bolletta; 36 persone hanno riferito di avere avuto un aumento tra i 150 /200. In tutti i casi si tratta di un aumento del doppio rispetto alla bolletta dell’anno precedente. Preoccupa il numero di famiglie che stanno pagando con sempre maggiore difficoltà canoni di locazione, che erodono per più del 50% il loro reddito: questi saranno i prossimi a essere nella “lista nera” degli sfratti; e si stima che a Firenze siano almeno 15.000 le famiglie che stanno sull’orlo del precipizio dell’abisso sfratti.  Per quanto riguarda i costi dell’abitazione: l’11% paga tra i 500/600 euro mensili; il 28% paga tra 600/700 euro mensili; il 42% paga tra 700/800 euro mensili; il 19% paga più di 800 mensili; per l’89% del campione l’affitto incide per oltre il 45% e il 50% dei propri redditi; il 21 % del campione ha riferito di versare una somma a nero oltre l’affitto dichiarato. La certezza è che la combinazione del caro affitti, con il caro bollette farà cadere ancora più famiglie nella disperazione ed aumenteranno gli sfratti per morosità. Tutto questo mentre anche il mercato del lavoro continua a non crescere, poche assunzioni e quando ci sono a tempo determinato o peggio ancora con forme flessibili: i dati a oggi disponibili, sugli avviamenti al lavoro, evidenziano come, a fronte di 32.470 avviamenti registrati a Firenze (in tutta la provincia) nel mese di settembre 2021, già nel quarto quadrimestre del 2021 si sia manifestato un calo, con 25.516 avviamenti al lavoro nel mese di ottobre 2021, 21.052 avviamenti nel mese di novembre e 16.114 nel mese di dicembre (ultimo mese disponibile). Il calo, in parte dovuto alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, all’aumento dei costi energetici e alla ripresa dei contagi, si è ulteriormente aggravato nel primo trimestre 2022 e interessa diversi settori e filiere produttiveNel contempo, sul versante dei soggetti in cerca di lavoro, i dati attualmente disponibili indicano che, a febbraio 2022, sono 103.698 le persone in stato di disoccupazione, che cercano di lavoro.

L’identikit della persona in crisi abitativa

Gli sportelli del Sunia e della Cgil hanno avuto un alto numero di contatti con persone che hanno fatto richiesta di aiuto per far fronte ai costi dell’abitare. Dal 1 gennaio al 3 aprile 2022, ci sono stati 872 contatti con persone che si sono rivolte ai due sportelli: 44% sono cittadini stranieri; 56% cittadini italiani. Di questi: il 49% sono pensionati (di questi, 80% pensionati al minimo); l’11% partite Iva, commercianti; il 27% sono famiglie di lavoratori; 13% cittadini che lavorano irregolarmente (a nero). Di questi cittadini, la quasi totalità lavorava nel comparto turistico (il 34% di questi lavorava come tutto fare nell’accoglienza degli affitti brevi; ma anche come camerieri, gelatai, cuochi). I pensionati sono quelli più colpiti dal caro bollette, essendo quelli che passano più tempo in casa. Nelle settimane più fredde, qualcuno ha detto di passare più tempo, il pomeriggio, nei centri commerciali, per evitare di accendere il riscaldamento in casa. Una signora ha riferito che suo marito si è preso una broncopolmonite, per non accendere il riscaldamento. Ma soprattutto, quello che è più indicativo, ci sono tanti anziani che, temendo la bolletta in arrivo, non accendono mai il riscaldamento, per paura di non saper come fare a pagare. Una famiglia di giovani sposi con una bambina appena nata, ha riferito di essere tornata a vivere per il periodo invernale con i genitori materni, per poter evitare le spese dell’appartamento.

Le proposte Cgil e Sunia

Bisognerà fare i conti con questa situazione: da un lato si dovrà mettere in campo gli strumenti necessari per affrontare l’emergenza sfratti a Firenze: uno di questi è la “Commissione territoriale disagio abitativo”, per affrontare le esecuzioni. Strumento già attivato, ma ancora in stand by, che potrebbe dare una sorta di “regola” all’alto numero delle esecuzioni con forza pubblica. Uno strumento importante: chiediamo con forza, al Comune e anche alla Prefettura, di farlo funzionare operativamente. Inoltre, sarà necessario prevedere uno stanziamento economico comunale, per aiutare le famiglie con le bollette: una sorta di bando per un contributo alle utenze che sono andate alle stelle, per le famiglie più in difficoltà. In prospettiva, dovremmo dare un ruolo vero all’area metropolitana fiorentina nella gestione delle politiche abitative anche sul tema degli anziani, che nel tempo hanno bisogno di risposte adeguate alle fragilità. L’Agenzia sociale per la Casa del Comune di Firenze stenta a decollare per mancanza di abitazioni private disponibili eppure l’agenzia può assumere funzioni importanti e innovative: basta pensare alle prese in carico dell’abitare di persone anziane fragili che potendo trasferirsi in abitazioni con servizi specifici per la loro condizione hanno la necessità di portare a frutto l’utilizzo e la locazione della casa di proprietà con modalità e garanzie adeguate. Si sente infine la necessità che le forze politiche a livello di area Lode e area metropolitana affrontino il vero nodo dell’emergenza casa: alloggi popolari sfitti, mercato delle locazioni turistiche che asfissia la possibilità dei residenti di trovare una soluzione abitativa, canoni di locazione a prezzi altissimi. Tutti problemi che hanno un’unica causa: la scarsità di alloggi ad affitto sostenibile. In uno stato così di estremo bisogno, abbiamo la necessità di mettere in campo tutte le sinergie possibili, fra enti locali, Lode e organizzazioni sindacali, provando a individuare strade nuove per dare una risposta seria ai vecchi problemi ma anche nell’individuare basi per il futuro.