Sfratti, il Gruppo Casa “ancora uno sfratto con la forza pubblica”

CAMPI BISENZIO – “Grande prova di forza questa mattina in via Palagetta 33 da parte del Comune: un enorme schieramento di polizia, carabinieri e vigili urbani in assetto antisommossa ha sgomberato una persona di 70 anni dalla casa popolare dove viveva da circa 40 anni, persona che per l’Amministrazione Comunale aveva perso il diritto all’alloggio, […]

CAMPI BISENZIO – “Grande prova di forza questa mattina in via Palagetta 33 da parte del Comune: un enorme schieramento di polizia, carabinieri e vigili urbani in assetto antisommossa ha sgomberato una persona di 70 anni dalla casa popolare dove viveva da circa 40 anni, persona che per l’Amministrazione Comunale aveva perso il diritto all’alloggio, a causa di un contenzioso che durava da tre anni”. E’ ciò che si legge in una nota del Gruppo Casa di Campi Bisenzio in relazione a quanto avvenuto mercoledì scorso, 17 giugno.
“Ciò è avvenuto nonostante che il Gruppo Casa avesse proposto e fissato un incontro col sindaco per discutere e risolvere in positivo il caso (risoluzione delle irregolarità, cambio alloggio o altre soluzioni abitative…) – prosegue il Gruppo Casa – senza ricorrere allo sfratto con la forza pubblica, già intervenuta senza successo tre volte, per riprendere l’appartamento. Vedremo se nei prossimi giorni e settimane (il 22 e 30 giugno, il 29 luglio), il sindaco e l’assessore alla casa saranno altrettanto determinati nel trovare soluzioni dignitose per le famiglie sotto sfratto per morosità, come da anni rivendichiamo, ovvero alloggi per l’emergenza abitativa da reperire tra le almeno 600 case private tenute vuote a Campi e più alloggi popolari per far fronte al bisogno casa di tante persone. Queste sono le scelte urgenti da portare avanti,  senza nulla togliere alla verifica della corretta assegnazione e utilizzazione degli alloggi popolari”.
Il Gruppo Casa sottolinea che “in occasione di questi sfratti, noi saremo lì per impedire che nessuno rimanga per strada, che nessuno venga umiliato dai servizi sociali perché non ha trovato un nuovo lavoro o non accetta di dividere il proprio nucleo familiare”.