Sfratto per una famiglia, Rete Antisfratto “Il Comune non c’è”

SESTO FIORENTINO – Comune assente in una situazione di sfratto: lo afferma la “rete antisfratto area Fiorentina” in una nota riferendosi ad una famiglia che sta perdendo la casa. Il 5 dicembre scorso era previsto uno sfratto per morosità a Sesto di una famiglia, spiega la Rete antisfratto, “composta da una signora ultrasessantacinquenne, dal figlio […]

SESTO FIORENTINO – Comune assente in una situazione di sfratto: lo afferma la “rete antisfratto area Fiorentina” in una nota riferendosi ad una famiglia che sta perdendo la casa. Il 5 dicembre scorso era previsto uno sfratto per morosità a Sesto di una famiglia, spiega la Rete antisfratto, “composta da una signora ultrasessantacinquenne, dal figlio e dalla sua compagna, una famiglia che da oltre un anno e mezzo vive con la sola pensione sociale della madre, dopo che il figlio, dimessosi per mobbing da una ditta, non aveva più ritrovato lavoro”. La domanda di inserimento nella graduatoria emergenza abitativa è stata respinta dalla Commissione comunale, secondo la Rete Antisfratto “con argomenti assai discutibili”. Inoltre, prosegue la nota “la situazione della famiglia è caratterizzata da grossi problemi, conosciuti dai Servizi Sociali, e da un forte calo di reddito negli ultimi 20 mesi, che sta alla base della morosità. Per questo, in vista dell’esecuzione dello sfratto, abbiamo insistito affinché il Comune trovasse una soluzione abitativa, anche temporanea, per tutta la famiglia, dopo aver verificato che la ricerca di una casa sul libero mercato non dava risultati, proprio per i suoi meccanismi escludenti. L’unica soluzione proposta è stata una struttura per la madre over 65”. 

“La Giunta non ha mai preso un impegno preciso sulla richiesta fatta, – prosegue la nota della Rete Antisfratto – ma ha delegato il problema ai Servizi Sociali, con un rimpallo di responsabilità inaccettabile: la mattina dello sfratto è stato coinvolto anche il servizio regionale urgenze sociali (Seus) che dopo ore di attesa ha proposto due dormitori, uno per il figlio ed uno per la sua compagna, una non soluzione respinta dalla famiglia, mentre l’assessore si rendeva di fatto irreperibile. A questo punto, anche grazie alla nostra presenza, lo sfratto è stato rinviato”. “Intanto – conclude la nota – esprimiamo forte delusione e critica sul comportamento tenuto finora in questa vicenda dal Comune di Sesto, che invece dovrebbe avere al centro azioni concrete contro la povertà e il disagio sociale”.