Si festeggia l’8 marzo e Vilmo e Italo indossano le camicie “gemelle” regalate (13)

CALENZANO – Prosegue la visita di Vilmo e Italo di Assieme in Senegal alla scuola costruita dall’associazione. Sfogliamo un’altra pagina del loro diario di viaggio. “Venerdì 8 marzo. Stamani arriva un nuovo autista, Ibrahima, con una vecchia Renault 21 di proprietà di Khadim, l’autista che ieri mattina ha sfasciato la Citroën C4 della mamma di Oscar […]

CALENZANO – Prosegue la visita di Vilmo e Italo di Assieme in Senegal alla scuola costruita dall’associazione. Sfogliamo un’altra pagina del loro diario di viaggio.

“Venerdì 8 marzo. Stamani arriva un nuovo autista, Ibrahima, con una vecchia Renault 21 di proprietà di Khadim, l’autista che ieri mattina ha sfasciato la Citroën C4 della mamma di Oscar (però nel sinistro la ragione è sua). Avevamo fissato alle 8, arriva alle 9.10, vediamo il villaggio di Toubab Dialaw alle 10.30. E continuiamo a ritoccare gli orari degli appuntamenti! Andiamo subito alla scuola materna “École préscolaire Fatima” dove abbiamo 22 bimbi con il sostegno scolastico. Siamo accolti dalla nostra amica direttrice Awa Diop nel piccolo cortile stracolmo di persone che ci aspettano. Visitiamo le tre piccole aule con i bambini che ci fanno festa. In tutto sono ben 100 dai 3 ai 5 anni, 38 nella piccola sezione con la maestra Dieynaba Ba, 31 nella media sezione con Marième Diene e 31 nella grande sezione con Khady Diedhiou. Pensavamo di fare una riunione molto formale e rimaniamo sorpresi per la calorosa accoglienza e l’organizzazione di una vera e propria festa con due musicisti (che, oltretutto, frequentano i bimbi da volontari per avvicinarli alla musica) e tante mamme. Ci ringraziano per ciò che Assieme fa per loro e noi spieghiamo che ci piacerebbe fare di più, ma che è sempre più difficile trovare sostenitori da abbinare ai piccoli. Vengono a salutarci anche due nostri ex bimbi, Salimata Gueye che attualmente fa la Seconda Superiore e Birama Cisse che quest’anno darà la maturità. Poi la musica suonata con quel bellissimo strumento a 21 corde che si chiama kora e i canti improvvisati che parlano dei presenti, lodandoli. Ovviamente non capiamo niente in lingua wolof, ma non ci sfuggono le parole Italo e Vilmo! E poi ecco che ci consegnano dei regali portati dai bimbi che sosteniamo, ma anche da qualcuno che non sosteniamo. Awa ci racconta che c’è tanta povertà ma, quando fanno qualche iniziativa coi bambini, chi ha un po’ di soldi versa anche per chi non li ha. Qui, a differenza della città, tutti si conoscono e la solidarietà tra le persone è palpabile.
Mangiamo velocemente un boccone a casa di Christine che abita lì vicino e partiamo per Yène. L’appuntamento è presso la Scuola Elementare (anche se i nostri ragazzi vanno ormai tutti al Collège) e anche qui la nostra intenzione era quella di fare un incontro relativamente veloce per tornare presto a Dakar. Ma ci sbagliavamo di grosso. Una grande festa è stata organizzata approfittando dell’otto marzo, una festa con danze, musica, interventi parlati, scenette teatrali. Io e Italo indossiamo le camicie “gemelle” appena regalate. La gente che partecipa è davvero tanta e la valutiamo in non meno di 400 persone. Noi siamo gli ospiti d’onore, con il Capo Villaggio e la deputata eletta qui. Prendono la parola alunni, la Direttrice, il Presidente del comitato dei genitori, tutte e tutti ad elogiare l’impegno di Assieme in questo luogo. Sì, perché questo è il luogo dove iniziammo il progetto di sostegno scolastico nel 1999. Prende anche la parola la mamma del piccolo Maguette che, grazie ad Assieme e ai nostri contatti con l’associazione “Diritti al cuore” di Roma, nel 2016 fu operato gratuitamente al cuore, a Dakar. Una operazione che gli ha salvato la vita e che la famiglia non avrebbe mai potuto permettersi (gli avevano chiesto l’equivalente di 20.000 euro!). Prima di partire, altri doni e altri abbracci. Quando ci salutiamo la Direttrice ci consegna anche una lettera del comitato di gestione della Scuola Elementare di Niangal in cui si racconta che l’aula della Prima è prossima al crollo e che per i bagni hanno un solo casottino con due wc. La scuola conta ben 500 alunni e il problema dei gabinetti è molto grave, soprattutto per le femmine. Anche loro ci chiedono se in qualche maniera possiamo aiutarli.
Riprendiamo la strada che sono già le 19 e arriviamo a casa dopo un’ora e mezza, stanchi morti ma, tanto per cambiare, carichi di emozioni”.

foto Assieme