Si fingono Carabinieri e tentano di truffare un’83enne campigiana. Ma lei li smaschera e li fa arrestare

CAMPI BISENZIO – Due arresti in flagranza sono stati eseguiti a Campi Bisenzio nel pomeriggio del 22 febbraio dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile che hanno bloccato due 27enni Italiani che avevano tentato di raggirare una donna di 83 anni residente a Campi. Dopo essersi infatti qualificati telefonicamente come appartenenti all’Arma dei Carabinieri, le […]

CAMPI BISENZIO – Due arresti in flagranza sono stati eseguiti a Campi Bisenzio nel pomeriggio del 22 febbraio dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile che hanno bloccato due 27enni Italiani che avevano tentato di raggirare una donna di 83 anni residente a Campi. Dopo essersi infatti qualificati telefonicamente come appartenenti all’Arma dei Carabinieri, le hanno riferito che la figlia aveva causato un incidente stradale e per questo era stata tratta in arresto, aggiungendo che per la sua liberazione avrebbe dovuto pagare la somma di 4.000 euro, o in contanti o anche con monili in oro, da consegnare a un presunto avvocato incaricato alla riscossione che si sarebbe recato presso la sua abitazione. L’anziana, memore di un incontro di sensibilizzazione avuto in precedenza con i Carabinieri (quelli “veri”), ha segnalato l’accaduto al 112: i militari della Compagnia di Signa l’hanno assistita inviando pattuglie sul posto. Infatti, da lì a poco, presso l’abitazione della vittima si è presentato un giovane, dicendo di essere l’avvocato incaricato di ritirare i soldi o anche l’oro, ma sulla porta dell’appartamento è stato accolto dai Carabinieri che lo hanno bloccato: una seconda pattuglia dell’Arma ha individuato anche il complice in attesa nei pressi dell’abitazione.

Il secondo episodio si era invece verificato a Firenze il 29 novembre 2023, nella zona di Peretola. Qui l’anziana vittima era stata avvicinata in strada da due giovani donne che, con la scusa di aiutarla a portare la spesa in casa, le hanno sottratto il Bancomat, utilizzandolo poco dopo per un prelievo di contanti. L’odiosità del fatto ha spinto ancora di più i militari della Stazione Carabinieri di Firenze Peretola nel difficile compito di assegnare un’identità ai due volti delle truffatrici, ripresi dalla telecamera della banca. Le indagini hanno permesso di accertare che esse si erano rese responsabili anche del furto di un portafogli, avvenuto precedentemente in appartamento della zona. Per questi motivi, il Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nella giornata di ieri ad Aprilia, in provincia di Latina, dove è stata rintracciata  una delle complici, italiana 23enne, priva di fissa dimora; la complice, priva anche lei di fissa dimora, è tuttora ricercata. Per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza sino a condanna passata in giudicato.