SESTO FIORENTINO – “Ancora una brutta notizia per il mondo del lavoro, ancora una pessima notizia da Toscana Aeroporti”. Ad affermarlo, in una nota, Sinistra Italiana Sesto Fiorentino dopo la notizia della cessione di Toscana Aeroporti Handling. “La società ha fatto sapere, tramite l’Ad Roberto Naldi, – prosegue la nota – che sono in corso delle trattative per la cessione di Toscana Aeroporti Handling, il ramo che si occupa di servizi e che impiega 450 lavoratori. Notizia che ha subito allarmato i dipendenti che attraverso le sigle sindacali hanno diffuso comunicati di dissenso e annunciato lo stato di agitazione, nonostante le promesse da parte della proprietà di una garanzia dei posti di lavoro per almeno 24 mesi”.
“Come Sinistra Italiana non possiamo che offrire solidarietà ai 450 lavoratori, attualmente in cassa integrazione a zero ore, che in questo momento di pandemia si vedono arrivare una ulteriore brutta notizia tra capo e collo, corredata di rassicurazioni vaghe e non verificabili al momento. – prosegue la nota – Ci uniamo al coro delle sigle sindacali (Usb, Filt Cgil, Fit Cisl, Uult, Ugl) che sottolineano come la società Toscana Aeroporti avesse assunto degli impegni di rilancio e sviluppo e abbia nei mesi passati chiesto ristori allo Stato e alla Regione e ottenuto proprio da Regione Toscana 10 milioni di finanziamenti a fondo perduto. Dieci milioni, sottolineano i sindacati e noi con loro, a costo della collettività, che evidentemente non serviranno al rilancio sperato se quasi 500 lavoratori tra Pisa e Firenze sono a rischio. A beneficio di chi dunque? Anche in questo caso, come per l’operazione già bocciata eppure più volte rilanciata della pista che cementificherebbe la Piana, l’impressione è che si facciano ricadere i costi materiali, ambientali, in termini di diritti e condizioni di vita, sui più deboli e sulla collettività, mentre i vantaggi vengano spartiti a altri livelli. Sinistra Italiana di Sesto Fiorentino si unisce alle richieste di aprire un tavolo di concertazione alla presenza delle Istituzioni, in particolare con la partecipazione di Regione Toscana, per rimettere al centro il buon lavoro e la buona occupazione”.