“Siamo tutti atipici”: tre adolescenti calenzanesi e il loro viaggio per parlare di sessualità attraverso la scrittura e le immagini

CALENZANO – “Atipici siamo tutti. Capire di esserlo è solo il primo passo per smettere di vedere le differenze come difetti, e iniziare a renderle opportunità. Atipico, il nostro progetto, vuole fare questo, rendere consapevoli le persone che diversi non sono solo gli altri”: le parole sono di Sara Gennai, 17 anni, studentessa calenzanese e […]

CALENZANO – “Atipici siamo tutti. Capire di esserlo è solo il primo passo per smettere di vedere le differenze come difetti, e iniziare a renderle opportunità. Atipico, il nostro progetto, vuole fare questo, rendere consapevoli le persone che diversi non sono solo gli altri”: le parole sono di Sara Gennai, 17 anni, studentessa calenzanese e firma di Parentesi.org, la rivista web nata a CiviCa dentro uno dei laboratori di Porto delle Storie, la Scuola di scrittura no profit della Cooperativa Macramè. “Atipico”, infatti, è un viaggio che è partito da Calenzano il 4 settembre per toccare Bologna, Milano e Torino. Ma è molto di più, è un viaggio dentro questa parola scelta da Sara Gennai, Sofia Balleggi e Alice Mugnai per parlare di sessualità, amore e genere. Un viaggio che diventerà poi un documentario che ha l’obiettivo di raccontare attraverso testimonianze e interviste tutto il mondo che ruota intorno al concetto di identità.

Nelle tre città infatti, le tre ragazze diciassettenni di Calenzano incontreranno personalità e progetti “che stanno lavorando – si legge in una nota – per portare avanti un’idea di società più giusta e aperta. Le prime a essere intervistate a Bologna saranno Matilde Cerlini e Piper Cusmano del progetto Making of Love, nato a Genova da otto ventenni che hanno deciso di parlare di sesso senza censura provando a uscire dalla visione dell’educazione sessuale tradizionale. Sempre a Bologna incontreranno Mariagloria Posani di Queerculture, una guida gratuita e disponibile per tutti quelli che hanno voglia di approfondire il concetto che c’è dietro alla riappropriazione della parola Queer nata inizialmente come un insulto. Le altre due ospiti bolognesi saranno Jessica Giorgia Senesi, attivista transessuale che ha un profilo Instagram dove fa attivismo e parla della sua transizione, e Laura della Rete Jin, una volontaria che ha partecipato al movimento di autodeterminazione delle donne curde in Rojava. Da Bologna le tre ragazze si sposteranno a Milano per incontrare Muriel Ruggero, attivista e paladina del Body positive su Instagram con oltre 300.000 follower e autrice di un libro di fiabe queer, ed Eytan Ulisse Ballerini, transfemminista e attivista sul suo profilo Instagram. L’ultima tappa sarà a Torino dove incontreranno Patrizia Celotto della Casa delle Donne, storica istituzione del femminismo torinese”.

“Atipico” rientra fra le azioni del progetto Stranger Teens finanziato da Regione Toscana ed è sostenuto dal Comune di Calenzano: “È la prima volta che organizzo un progetto così grande, mi aspetto molto, vorrei, attraverso il documentario, riuscire a raccontare storie in cui le persone si possano ritrovare e avere un po’ meno paura di essere atipiche. Vorrei che gli spettatori riuscissero a conoscere e comprendere altri punti di vista, vorrei spiegare la bellezza che la diversità e l’amore portano in sé”, dice Sofia, 17 anni, studentessa del Liceo Agnoletti. Alice, invece, 16 anni e anche lei studentessa dell’Agnoletti dice: “È ormai da quattro anni che mi interesso di femminismo e Lgbtq+, ma fino a ora ho avuto la possibilità solo di parlarne con chi conosco e in qualche articolo sul nostro blog parentesi.org; questo progetto, invece, raggiungerà molte più persone, con l’obiettivo di portare una maggiore consapevolezza e di far capire che la diversità non è un qualcosa di cui aver paura, anzi: è proprio quella che caratterizza ognuno di noi, rendendoci unici”.

“Atipico” nasce durante uno dei progetti di Porto delle Storie. “Nei nostri progetti lo sforzo enorme che facciamo è quello di rendere protagonisti i ragazzi e la loro voce. In questo caso sentiamo di avere un debito di gratitudine enorme con loro che ci hanno scelti come partner di un sogno e di un progetto come questo: raccontare un’idea più giusta di intimità e amore”, racconta Michele Arena, educatore e presidente di Porto delle Storie. L’altra accompagnatrice è Laura Pirinu, educatrice della Cooperativa Macramè: “Con il budget stanziato dal progetto Stranger Teens e dal Comune di Calenzano, le ragazze hanno deciso di mettersi in gioco e partire per un viaggio alla ricerca di testimoni che illuminino la propria storia e quella di tante altre persone che lottano, ogni giorno, per giustizia di genere, pari opportunità, diritto di amare e di ricevere amore. Ognuno amato per la propria unicità, e come dicono Sara, Alice e Sofia, con la fortuna di non essere fatti in serie”. Le riprese e il montaggio del documentario saranno curate invece da Pietro Grossi, giovane videomaker fiorentino.

“Atipico è un bel progetto, che Calenzano sostiene con convinzione, sia per i temi che tratta, sempre attuali e importanti, sia perché rappresenta un’opportunità per tre nostre giovani concittadine, che da anni fanno parte di Parentesi e che collaborano con la nostra biblioteca. – dice l’assessore alla cultura Irene Padovani – Crediamo che viaggiare in Italia e confrontarsi con altre realtà su temi complessi come la sessualità, l’amore e il genere, sia una bella occasione per loro. Per questo siamo ancora più felici di contribuire al loro viaggio ed ascoltare poi al ritorno il racconto della loro esperienza, attraverso un video che sarà a disposizione di tutti”.