Sigfrido Ranucci al Liceo Agnoletti: “Report, in 25 anni è riuscito ad essere fedele alla sua missione”

SESTO FIORENTINO –  Il giornalista e conduttore di Report, il programma di RaiTre Sigfrido Ranucci, ieri 26 febbraio ha incontrato gli studenti del Liceo Agnoletti. Prima di essere al centro delle domande dei giovani Sigfrido Ranucci ha parlato di Report e delle difficoltà che incontra la trasmissione nell’affrontare temi scottanti che a volte mettono il format […]

SESTO FIORENTINO –  Il giornalista e conduttore di Report, il programma di RaiTre Sigfrido Ranucci, ieri 26 febbraio ha incontrato gli studenti del Liceo Agnoletti. Prima di essere al centro delle domande dei giovani Sigfrido Ranucci ha parlato di Report e delle difficoltà che incontra la trasmissione nell’affrontare temi scottanti che a volte mettono il format tv e il conduttore sotto attacco. “Sotto attacco è un certo giornalismo d’inchiesta quello che rappresenta da 25 anni Report. – ha detto Ranucci – Un romanzo dei fatti e per questo è sopravvissuto e soprattutto il programma di inchiesta che è riuscito ad essere fedele alla sua missione che è quella di non guardare in faccia nessuno. Non avere editori di riferimento se non il pubblico che paga il canone. Da 12 anni Report è al numero uno dell’indice “Qualitel” che è un indice di un sondaggio particolare che fa la Rai per commissione del Governo nel momento in cui firma il contratto di servizio pubblico e viene ritenuta la trasmissione più credibile più affidabile e con il più alto tasso di inclusione sociale e questo vuol dire molto. Tante volte con Rai pubblicità abbiamo dei dialoghi vivaci. Certe inchieste si possono fare solo all’interno del servizio pubblico”.

Ranucci ha poi ricordato che Report è “la trasmissione che fa più ascolti in termine di informazione pura”. La puntata del lunedì e quella in replica del sabato, ha detto, superano i 3 milioni di spettatori, ed ha un movimento follower di più di 2 milioni di persone. Ranucci si è soffermato sul giornalismo d’inchiesta che nei giorni scorsi, in un incontro pubblico per presentare il suo ultimo libro “Il Francese” Massimo Carlotto aveva affermato che il giornalismo d’inchiesta oggi viene svolto dai romanzi noir. “Mi sono reso conto che quello che sta avvenendo nei confronti della magistratura, nei confronti di un certo giornalismo d’inchiesta e di Report forse appartiene a un’unica anima – ha detto Ranucci – questo al contrario mi spinge a resistere il più possibile forse siamo l’ultimo baluardo rimasto come giornalismo puro senza padroni che non significa senza controllo editoriale ovviamente. Ma significa avere come editore di riferimento chi paga il canone. Per me la notizia non ha colore politico è una notizia nel momento in cui è di interesse pubblico e che deve essere data. Il ruolo del giornalista è proprio quello di essere il media puro tra fatto e pubblico”.