Signa, aggressione al mercato: emergono nuovi dettagli. E sulla questione sicurezza il dibattito resta aperto

SIGNA – Emergono nuovi particolari in merito a quanto successo venerdì mattina a Signa durante il mercato settimanale. Con le “intemperanze”, chiamiamole così, di un giovane marocchino, immigrato clandestino, senza alcun legame con il territorio, che dopo avere importunato più persone, ha ferito con un pugno un giovane signese che è dovuto ricorrere alle cure […]

SIGNA – Emergono nuovi particolari in merito a quanto successo venerdì mattina a Signa durante il mercato settimanale. Con le “intemperanze”, chiamiamole così, di un giovane marocchino, immigrato clandestino, senza alcun legame con il territorio, che dopo avere importunato più persone, ha ferito con un pugno un giovane signese che è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale e ad alcuni punti di sutura al sopracciglio. Le sue condizioni di salute però sono tutto sommato buone (otto giorni di prognosi) ma può considerarsi fortunato perché il suo aggressore, proprio con l’intento di fare più male, aveva “nascosta” all’interno del pugno una penna che, colpendo più in basso, avrebbe potuto provocare danni ben più gravi all’occhio rimasto ferito.

Di tutto questo ne abbiamo parlato con il comandante della Polizia municipale signese, Fabio Caciolli, che non ha nascosto la propria amarezza per quanto accaduto ma ha voluto ribadire la presenza costante dei suoi agenti tutte le settimane in occasione del mercato e, al tempo stesso, il rafforzamento dell’impianto di videosorveglianza nella zona. Una ventina gli interventi portati a termine dall’inizio dell’anno, a conferma del fatto che la presenza c’è; numeri non proprio rassicuranti tuttavia ma per il “dopo”, non certo per l’efficienza della Polizia municipale.

Con quella che, alla fine, può e deve essere interpretata come una doppia sconfitta: dal punto di vista legislativo, vista l’assenza della certezza della pena, ma anche dal punto di vista sociale. Fatto sta che il giovane marocchino in questione era già stato fermato in precedenza in Italia e anche in quell’occasione, a parte le segnalazione da parte delle forze dell’ordine, non era stato possibile fare nient’altro. E anche in questo caso le cose non sono andate certo meglio: i riscontri effettuati hanno fatto registrare infatti un tasso alcolemico ben superiore alle media e, una volta portato all’interno del Comando della Polizia municipale, ha di nuovo “dato di testa”, rompendo anche una porta con una testata prima di essere ammanettato.

Preso in consegna dai Carabinieri, si è calmato soltanto dopo l’intervento dei sanitari ed è stato trasportato all’ospedale di Torregalli. Da dove, prima che la Polizia municipale potesse recarsi per verificare la situazione, è letteralmente scappato facendo perdere le proprie tracce. Nella speranza che non succeda niente di più grave in futuro. Ma chi può dirlo?