Signa, al via il cantiere per la ristrutturazione del tabernacolo di via della Redina

SIGNA – Al via ieri mattina il cantiere in via della Redina per la ristrutturazione del tabernacolo, “elemento – si legge in una nota – di valore storico, artistico e architettonico di Signa. Un recupero importante per la comunità signese, il tabernacolo di via della Redina infatti è fra le strutture più caratterizzanti del territorio […]

SIGNA – Al via ieri mattina il cantiere in via della Redina per la ristrutturazione del tabernacolo, “elemento – si legge in una nota – di valore storico, artistico e architettonico di Signa. Un recupero importante per la comunità signese, il tabernacolo di via della Redina infatti è fra le strutture più caratterizzanti del territorio sia per la sua collazione geografica che per il pregio artistico-architettonico che lo connotano. Posizionato sulla direttrice nord che congiunge il popolo di Castello con i cittadini di San Miniato, il tabernacolo si profila come riferimento per i devoti di tutta la comunità e come punto viario nevralgico per i passanti delle vie del centro”.

“Sia come funzionario del Ministero dei beni culturali, sia come consigliere del Comune di Signa, ma soprattutto come cittadino signese, sono molto fiero e soddisfatto nell’apprendere che l’amministrazione comunale sia riuscita a portare avanti questo recupero e stia iniziando il restauro di un’opera tanto importante”, afferma il consigliere Domenico Zaccaria. “Dopo molti anni di attesa, potremo finalmente riappropriarci di un bene tanto prezioso per il nostro Comune”.

Un luogo di culto e di devozione, una struttura di prestigio che si profila come una edicola – nel senso etimologico del termine. Un tempietto, quindi, che spicca per la sua fattura rispetto a tutti gli altri tabernacoli votivi del territorio; un tessuto architettonico ibrido che s’innesta nel centro storico raccogliendo intorno a sé tutta la società di Signa.

“Un progetto che mi rende davvero orgoglioso. Un’opera che caratterizza la nostra comunità e quella dei nostri fedeli, un tempio votivo di grande importanza storica, architettonica e artistica che abbiamo il dovere di restaurare e far tornare al suo pieno prestigio – dice il sindaco Giampiero Fossi – come sindaco e come amministrazione comunale possiamo ritenerci gratificati dall’avere compiuto questo passo tanto atteso”.