SIGNA – Venerdì 29 settembre, dalle 20 alle 22, si terrà presso la sede della Pubblica Assistenza di Signa, in via Argine Strada, la prima assemblea pubblica di “Da vivi – Il miracolo della finitezza”, un progetto a cura di Elisa Sirianni e Mario Biagini, con la consulenza di Marcella Gostinelli e Carlo Biagini e promosso dal Teatro Metastasio di Prato. L’incontro, infatti, darà spazio al dialogo intorno al tema della morte, della malattia e dell’anzianità (come fasi anticipatorie del fine vita). “La morte e quello che la circonda – spiegano dalla Pubblica Assistenza – è al giorno d’oggi è un tabù e vivere facendo finta di essere eterni rende sia gli individui che la comunità più fragili, meno consapevoli, più sofferenti, a differenza di quanto si potrebbe pensare. Il problema è collettivo, ha carattere sociale, sanitario, politico, culturale e insieme si possono stabilire bisogni e possibili risposte. Sarà uno spazio accogliente e libero, laico e allo stesso tempo ecumenico in cui ciascuno, possa portare, a partire dalla propria esperienza, punti di vista utili a individuare e rimuovere gli ostacoli che tolgono vita alla vita”.
L’obiettivo delle assemblee è soprattutto raccogliere le necessità della popolazione, degli individui e delle famiglie al riguardo di queste problematiche. E rappresenteranno la premessa alla stesura di un Patto di ospitalità che firmeranno rappresentanti delle istituzioni politiche e sanitarie cittadine, con la collaborazione dei seguenti partner: AFT Toscana – Aggregazione Funzionale Territoriale, Associazione islamica Firenze e Toscana, Azienda USL Prato – Cure palliative Prato e Pistoia, Azienda USL Prato – Hospice Fiore di primavera, CNAI Toscana – Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i, Confraternita della Misericordia di Prato, Diocesi di Prato, FILE – Fondazione Italiana di Leniterapia, Fondazione Sandro Pitigliani, LILT – Lega Italiana Lotta ai Tumori Prato, Mechrí – Laboratorio di filosofia e cultura, Ospedale Santo Stefano di Prato – Reparto di Oncologia, Pubblica Assistenza di Signa, Università degli Studi di Firenze, SAGAS – Scuola di studi umanistici e della formazione.
La squadra artistica dell’Accademia dell’Incompiuto è composta invece da Felicita Marcelli, attrice, cantante, regista teatrale, compositrice musicale, pedagoga, Franco Pavan, liutista, musicologo, pedagogo, Jorge Romero Mora, attore, cantante, regista teatrale, pedagogo, Mario Biagini, attore, cantante, regista teatrale, pedagogo, Pei Hwee Tan, attrice, cantante, pedagoga, mediatrice culturale, Sambou Diarra, attore, facilitatore, mediatore culturale, Valerio Mazzoni, trombettista, compositore musicale, pedagogo, Vicente Cabrera, attore, musicista, regista teatrale, operatore sociale, e Viviana Marino, cantante, attrice. Un progetto transdisciplinare, laico e allo stesso tempo ecumenico, che ha l’obiettivo di creare, a partire da una vasta rete (ancora in ampliamento), uno spazio di dialogo teso a indagare emotivamente, intellettualmente e socialmente il “tabù della morte”. Parte dalla premessa che l’integrazione emotiva dell’ineluttabilità della morte è possibilità di crescita, costruzione e, forse, perfino gioia. È promosso da un teatro, il Metastasio di Prato, perché il teatro è il luogo della massima finitezza e della memoria, luogo dove tutto nasce e muore ogni sera. Metafora festosa del rito funebre, tempio laico per eccellenza dove ci si reca insieme e si sperimenta la relazione, unico, possibile antidoto alla paura della morte.