“Signa ci sta a cuore”, undicesimo defibrillatore. Nel ricordo e nella memoria del dottor Mannelli

SIGNA – Ci sono tanta Signa e tanta “signesità” nel defibrillatore inaugurato questa mattina. E collocato al confine fra la sala consiliare e la biblioteca comunale, in uno dei luoghi più importanti nella vita politica e sociale del nostro Comune. L’undicesimo da quando nel 2018 è partito il progetto “Signa ci sta cuore”, quasi a […]

SIGNA – Ci sono tanta Signa e tanta “signesità” nel defibrillatore inaugurato questa mattina. E collocato al confine fra la sala consiliare e la biblioteca comunale, in uno dei luoghi più importanti nella vita politica e sociale del nostro Comune. L’undicesimo da quando nel 2018 è partito il progetto “Signa ci sta cuore”, quasi a far immaginare una simbolica squadra di calcio che scende in campo per difendere la salute di Signa e dei signesi. E quando si parla di calcio, ogni riferimento al dottor Rolando Mannelli, a lungo medico del Signa, non è puramente casuale. Quello inaugurato stamani è infatti un defibrillatore che “ne porta il nome” (è stato donato infatti dalla famiglia Mannelli) e che si intreccia non solo con il Comune e la sua Polizia municipale, rappresentati rispettivamente dal sindaco Giampiero Fossi e dal comandante Fabio Caciolli. Ma soprattutto con la Pubblica Assistenza di Signa, che ha fortemente voluto questo progetto e che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla sua rifondazione, avvenuta appunto nel 1972 e della quale il dottor Mannelli è stato uno degli artefici. Particolari, questi, messi in risalto dal presidente dell’associazione, Matteo Carrai, mentre a tratteggiare il ricordo di colui che, come sottolineato dal sindaco Fossi, “è stato un amico, un modello, una delle persone che negli anni Settanta ha contribuito alla rinascita di Signa”, sono stati prima Matteo, uno dei nipoti, e subito dopo uno dei figli, Alessandro, che ha ribadito “l’importanza di mantenere vivo lo spirito di fraternità di colui che è stato un grande medico ma anche un grande uomo”.

“Voglio innanzitutto sottolineare l’impegno congiunto della Pubblica Assistenza di Signa e dell’amministrazione comunale nel rendere il nostro territorio cardioprotetto con interventi che si susseguono dal 2018, anno di nascita del progetto Signa ci sta a cuore”, – commenta il presidente della Pubblica Assistenza di Signa Matteo Carrai – arriviamo a oggi con la preziosa donazione della famiglia Mannelli che, proprio in occasione del “Defibrillation Day”, va ad aggiungersi alle numerose apparecchiature salvavita già dislocate sul territorio comunale. “Signa ci sta a cuore” è un progetto a cui teniamo enormemente occupandoci di ogni aspetto, dall’installazione delle apparecchiature, alla manutenzione e la formazione dei cittadini. Nonostante il territorio comunale conti oggi ben 11 defibrillatori semiautomatici esterni, non vogliamo fermarci. La nostra volontà è quella di proseguire nella fornitura di apparecchiature salvavita affinché Signa sia territorio totalmente cardioprotetto”.

“Lasciatemi ringraziare la Pubblica Assistenza di Signa per il grande impegno che da sempre mette a servizio della nostra comunità, – dice il sindaco Giampiero Fossi – oggi aggiungiamo un tassello alla già folta rete di apparecchiature salvavita dislocate sul nostro Comune. Signa è un paese che guarda prima di ogni cosa alla salute e alla tutela dei cittadini e il servizio che la Pubblica Assistenza garantisce in tal senso ci rende orgogliosi e soddisfatti della collaborazione che abbiamo intrapreso. La scelta di dotare il centro culturale Boncompagno da Signa di un DAE è arrivata in pieno accordo con la famiglia Mannelli che riconosce questo luogo come uno fra i più importanti spazi aggregativi e di attrazione sociale del nostro territorio”.

“Un ringraziamento a tutti gli intervenuti, al sindaco e al presidente Carrai per il lavoro che stanno portando avanti, – aggiunge Matteo Mannelli – quando io e la mia famiglia siamo venuti a conoscenza del progetto “Signa ci sta a cuore” ci siamo uniti nella volontà di ricordare il nonno donando un defibrillatore che fosse a servizio della comunità. Come lui stesso avrebbe detto, l’associazionismo è il sale delle comunità e tutte le associazioni devono essere sostenute”.

Presente, come già detto in precedenza, anche il comandante della Polizia Municipale Fabio Caciolli, testimone della necessità e dell’aiuto offerto dai macchinari salvavita e della competenza che la Pubblica Assistenza di Signa garantisce in termini di formazione dell’utenza: “Sono positivamente colpito del risultato che abbiamo raggiunto fino ad adesso e questo ci dà forza per continuare nel percorso intrapreso nel 2018. Sono testimone di quanto i DAE siano fondamentali strumenti a servizio della comunità. Per questo, nei mesi scorsi, in accordo con la Pubblica Assistenza, abbiamo deciso di dotare anche le autovetture della Polizia Municipale di Signa di queste apparecchiature. Il lavoro di agenti che svolgiamo ogni giorno ci permette di essere presenti sul territorio e, adesso, anche di intervenire in casi di urgenza grazie ai dispositivi di cui siamo dotati e grazie alla formazione ricevuta dal personale della Pubblica Assistenza”.