“L’attuale amministrazione di Signa non si è distinta per una particolare efficienza, anzi ha mostrato diversi limiti”. Lo ha scritto, in una lettera aperta ai cittadini di Signa, l’ex sindaco Paolo Bambagioni. Il primo limite è stato quello “di operare ritirandosi nelle proprie stanze e riducendo di troppo la presenza nel territorio, tra i concittadini; poi, quello di un’evidente insufficienza nell’analisi e nella risoluzione dei problemi, piccoli o grandi che fossero, con la conseguente incuria e degrado fino a registrare addirittura crescenti preoccupazioni in ordine alla sicurezza personale dei cittadini in alcune zone tipo Piazza Stazione in certe ore”.
“Era risaputo che Giampiero Fossi fosse persona più di pensiero che di azione. Una sua ulteriore responsabilità è stata – aggiunge Bambagioni – quella di non essersi contornato di persone più capaci ed efficienti di lui”. Bambagioni prosegue nella disamina: “In questo quadro non del tutto incoraggiante ma comunque abbastanza diffuso in tante amministrazioni locali, a Signa si sono aggiunte scelte a dir poco avventate che rendono molto preoccupante il futuro di Signa se non intervengono correttivi urgenti. Mi riferisco in particolare all’acquisto di Villa Alberti, all’acquisto dell’ex casa del popolo Donizetti, mi riferisco all’annunciato acquisto dell’ex centro Asl di via Santelli per portarci la sede della Polizia Municipale”. “Tutti investimenti costosi – spiega – e di difficile manutenzione tenendo anche presente le ben note difficoltà a mantenere il proprio attuale patrimonio (Parco dei Renai in primis)”. Scelte discutibili “sono state anche la collocazione del Museo della paglia nel bell’edificio della ex caserma dei carabinieri in pieno centro, un inno allo spreco vista la scarsa frequentazione dello stesso, oppure la scelta di introdurre parcheggi a pagamento (a prezzi molto elevati) in zone sensibili quali il Centro Storico, davanti agli ambulatori medici e ai Renai, creando forti disagi ai cittadini e ai commercianti. Penso all’incuria persistente e per niente rispettosa dei nostri cimiteri, soprattutto a San Mauro. Penso al progressivo allontanamento del Mercato settimanale di Signa dal centro storico. Ma in ultimo penso anche ai lavori in corso in via Roma, la nostra principale arteria stradale ridotta ora a un viottolo con pericolose promiscuità nonostante un traffico di attraversamento molto elevato”.
“Pur consapevole che oggi gestire un Comune è difficile per tutti, penso che continuare su questa strada sia dannoso e pericoloso per il nostro futuro. Per queste riflessioni ritengo che la cosa più giusta fosse mettere in mano al cittadino di Signa la concreta possibilità di scegliere e incidere anche attraverso una proposta alternativa. Nella scheda del ballottaggio troverete il nome di Monia Catalano. È una giovane donna di Signa, un manager che si è resa disponibile con generosità e coraggio a provare a cambiare, in meglio, Signa. A mio avviso merita il nostro sostegno. A voi la scelta”, chiude annunciando il suo voto.