Signa Libera e Fratelli d’Italia: “Qualità e Servizi, una gestione 2020 in “profondo rosso”…”

SIGNA – A finire nel mirino di Vincenzo De Franco, consigliere comunale e responsabile della civica Signa Libera, e Marco Colzi, responsabile di Fratelli d’Italia a Signa, è la gestione della società partecipata Qualità e Servizi spa, società in house attualmente partecipata dai Comuni di Sesto Fiorentino, Signa, Campi Bisenzio, Calenzano e Carmignano. “Il budget […]

SIGNA – A finire nel mirino di Vincenzo De Franco, consigliere comunale e responsabile della civica Signa Libera, e Marco Colzi, responsabile di Fratelli d’Italia a Signa, è la gestione della società partecipata Qualità e Servizi spa, società in house attualmente partecipata dai Comuni di Sesto Fiorentino, Signa, Campi Bisenzio, Calenzano e Carmignano. “Il budget 2021 della società – spiegano – è stato pubblicato con due mesi di ritardo rispetto al termine previsto, mettendo in evidenza gravi carenze di programmazione gestionale. In particolare si evidenzia che, nel bilancio di previsione per il 2020, erano stati preventivati utili per 268.364 euro, mentre viene chiusa l’annualità con una pesante perdita che ammontante a 777.808 euro, ante imposte, e quindi con oltre un milione di euro in meno rispetto al preventivato ed anche rispetto ai 4,409 milioni di fatturato. Ciò significa, tradotto in percentuali, che la perdita calcolata come differenza tra l’utile previsto e la perdita di gestione conseguita è pari al 24% del fatturato”.

“Inoltre, – continuano De Franco e Colzi – il patrimonio netto passa da 2.156.978 euro a 1.379.170 euro, con una conseguente svalutazione della partecipazione comunale al patrimonio dell’impresa. Per contro si evidenziano sorprendenti fatti gestionali, fra i quali il costo dei dipendenti direzionali che, nel 2020, rispetto al 2019, è aumentato del 21% e questo non si potrà certo attribuire alla pandemia. Mentre il costo del personale operativo 2019, al lordo del costo della ristrutturazione, presenta un’incidenza sul fatturato del 43.4%, che passerà dal 42.9% del 2020 al 43.8% negli esercizi 2021 e 2022. Tale aumento, come si legge in nota di bilancio, è da ricercare nel progressivo assorbimento interno del personale di Coeso, cooperativa che gestiva in appalto il servizio di refezione del Comune di Calenzano e del Comune di Carmignano. Dunque i Comuni di Calenzano e Carmignano, che sono diventati soci con capitali liquidi modestissimi, hanno riversato tutti i costi del personale della cooperativa sui bilanci di Qualità e Servizi spa, depauperandoli”.

“A fronte di una così pregiudizievole gestione societaria, nessuna comunicazione intermedia è stata effettuata dal management e anzi, nel consiglio comunale signese abbiamo sentito in più di un’occasione perfino gli elogi per una lodevole gestione che invece manifesta in tutta la sua evidenza una realtà tutt’altro che florida. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, inoltre, a specifica interrogazione sul punto, l’assessore Scalini ha risposto in modo poco convincente ai quesiti posti dal consigliere De Franco che si è dichiarato “non soddisfatto” in punto di omessa indicazione su come sarà colmato quel disavanzo di esercizio di quasi 800.000 euro; sull’avvenuto assorbimento di personale di una cooperativa (la Coeso) che, in una partecipata pubblica, non avrebbe dovuto seguire la procedura di assorbimento automatico trattandosi di articolazione estranee alla pubblica amministrazione o a società controllate analogamente, come Qualità e Servizi spa; sui tagli alla manutenzione, che si tradurrebbero in minor tutela dei dipendenti nell’ambiente di lavoro; sull’aumento ingiustificato degli stipendi dei dirigenti societari, già cospicui (come quello del direttore generale che ammontava a ben 99.000 euro annui e che quindi è stato ritoccato verso l’alto) mentre sarebbe stato più opportuno e auspicabile, in un periodo di pandemia, diminuire i costi dei pasti agli utenti”.