Signa Libera-FdI: “Nuovo ponte sull’Arno, chi non boccia l’attuale progetto dice cose lontane dalla verità”

SIGNA/LASTRA A SIGNA – In attesa dell’assemblea in programma domani, giovedì 28 aprile, all’ex tiro a volo a Signa, promossa in prima istanza dal circolo di Legambiente “di là d’Arno” e di cui parleremo a parte, si accende (ulteriormente) il dibattito politico su un’infrastruttura che, viste le premesse e le premesse delle premesse, è destinata […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – In attesa dell’assemblea in programma domani, giovedì 28 aprile, all’ex tiro a volo a Signa, promossa in prima istanza dal circolo di Legambiente “di là d’Arno” e di cui parleremo a parte, si accende (ulteriormente) il dibattito politico su un’infrastruttura che, viste le premesse e le premesse delle premesse, è destinata a far discutere ancora a lungo. Un dibattito, ci sia concesso anche il gioco di parole, in cui le “punzecchiature” via social fra le diverse forze politiche stanno avendo sempre più spesso il sopravvento sul dibattito stesso. A prendere posizione oggi sono Vincenzo De Franco, consigliere comunale di Signa Libera – Fratelli d’Italia, e Marco Colzi, coordinatore comunale signese di Fratelli d’Italia. “Le Signe – dicono – attendono da oltre 50 anni il “nuovo ponte sull’Arno”, tra promesse elettorali tradite, progetti pretestuosamente inattuabili e sperpero di pubblico danaro; la Regione oggi non propone, avendo escluso dal processo partecipativo pubblico i cittadini e le associazioni ambientalistiche con un artifizio di previsione di spesa al di sotto della soglia legale, ma impone un progetto inutile, quanto alla viabilità signese, deleterio per il suo sviluppo economico e nefasto per il sito più importante della Piana fiorentina: il Parco dei Renai”. “Questo progetto non è la soluzione per la viabilità della nostra città, posto che il traffico dalla Fi-Pi-Li, – aggiungono – che in previsione sarà di oltre 40.000 auto giornaliere (alcune stime parlano addirittura di 60.000), verrebbe riversato interamente su via Arte della Paglia e i Colli Alti, strade comunali strutturalmente inadeguate a sopportare quell’intenso flusso veicolare, ulteriormente aggravato, ove il progetto dell’Acqua Park nei Renai, la cui attualità è stata di recente confermata dall’assessore Di Natale, fosse effettivamente realizzato. Per vero, le continue sollecitazioni provocate dalla circolazione di mezzi pesanti e autoarticolati in quel tratto di strada comunale si tradurrebbero in enormi costi di manutenzione per l’amministrazione comunale destinato a perenne “cantiere”, con conseguente peggioramento della vivibilità della nostra città che vedrebbe arrestarsi definitivamente il suo sviluppo economico, già pesantemente mortificato da oltre vent’anni da errate scelte da parte di amministrazioni di sinistra”.

“Inoltre, – aggiungono i due esponenti politici – verrebbero gravemente compromesso il Parco fluviale di Lastra a Signa e il Parco dei Renai al punto che, persino la Direzione ambiente della Regione Toscana non ha potuto fare a meno di evidenziare “incidenze negative” rispetto agli obiettivi di conservazione e al mantenimento dell’integrità del sito Natura 2000, per non tacere i prevedibili smottamenti di terra nel lago di Borgioli prospettati da Arpat. In ogni caso, questa non rappresenta l’unica soluzione, come hanno sottolineato autorevoli e puntuali studi di fattibilità condotti per conto di numerose associazioni ambientalistiche tanto che, secondo le indicazioni della Direzione ambiente regionale, ove la Regione intendesse comunque effettuare il suddetto intervento, lo potrebbe fare alla sola condizione di “attestare la mancanza di soluzioni alternative possibili”. Signa Libera-Fratelli d’Italia è per il ponte sull’Arno nelle Signe come auspicabile soluzione dei problemi di viabilità e di rilancio economico del nostro territorio ma contraria a pseudo soluzioni “più economiche” che deturpano l’ambiente senza offrire nessuna risposta seria alla nostra comunità, né in termini di viabilità né tantomeno di sviluppo. Chiunque, sia esso dell’amministrazione comunale o meno, neghi questa sostanziale bocciatura dell’attuale progetto del ponte nelle Signe, dice cose lontane dalla verità”.