Signa Libera-Fratelli d’Italia: “Si fanno gli incontri con la cittadinanza ma non si coinvolge mai l’opposizione”

SIGNA – I quattro incontri promossi dall’amministrazione comunale per incontrare i cittadini nel mirino di Fratelli d’Italia, non tanto nel merito quanto nel metodo. A spiegare perché, in una nota, Vincenzo De Franco, consigliere comunale del gruppo Signa Libera – Fratelli d’Italia, e Marco Colzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia: “L’amministrazione comunale ha programmato nei […]

SIGNA – I quattro incontri promossi dall’amministrazione comunale per incontrare i cittadini nel mirino di Fratelli d’Italia, non tanto nel merito quanto nel metodo. A spiegare perché, in una nota, Vincenzo De Franco, consigliere comunale del gruppo Signa Libera – Fratelli d’Italia, e Marco Colzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia: “L’amministrazione comunale ha programmato nei prossimi giorni una serie di incontri con la popolazione, descritti come “A confronto con sindaco e giunta comunale”. Un ciclo di quattro incontri che si svolgeranno con l’intento di incontrare idealmente tutti i cittadini. Questa modalità viene presentata come una forma di partecipazione della cittadinanza alla vita amministrativa facendo quasi leva sul principio di democrazia partecipativa che sicuramente non può lasciare indifferenti quei cittadini che vorrebbero vedere risolti i tanti e ormai annosi problemi del nostro Comune”.

“Tuttavia – aggiungono i due esponenti politici – non possiamo non sottolineare come questo strumento nella realtà sia l’esatto opposto, ovvero la reiterata attitudine di certa sinistra di presentare senza il contraddittorio delle forze di opposizione i loro programmi di gestione del territorio e dare una parvenza di ascolto delle problematiche dei cittadini: come se non si sapessero già quali sono i problemi che attanagliano il territorio. Se volessero davvero una democrazia partecipativa, approverebbero per esempio nel regolamento comunale la possibilità di fare dei referendum: approvare questo strumento sarebbe effettivamente un valido segnale di voler “ascoltare in modo istituzionale” i cittadini e non con sorrisi e strette di mano che poi come sappiamo lasciano il tempo che trovano. Se davvero ci fosse l’intenzione di offrire gli strumenti per il monitoraggio dell’attività amministrativa, attiverebbero la Commissione di controllo e garanzia e ne assegnerebbero la presidenza a un consigliere di opposizione, anche questo strumento, presente in tutti i Comuni dove veramente si mette in atto un processo democratico di confronto, darebbe un chiaro segnale di trasparenza e concreta volontà di mettersi a confronto con i cittadini. Questa politica fatta di immagine, passerelle, sorrisi e strette di mano non ci interessa, anzi ne denunciamo l’ipocrisia e ne indichiamo il disvalore che apportano alla sana dialettica politica che dovrebbe e potrebbe essere realizzata appieno nei luoghi e negli spazi istituzionali se solo ci fosse la volontà politica di farlo”.