Signa, opposizioni contro la giunta: “Atto grave aumentare l’indennità degli amministratori”

SIGNA – Le forze di opposizione in Consiglio comunale, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e A Sinistra per Signa, si uniscono nel criticare la decisione della giunta signese di aumentare l’indennità agli amministratori del 3% bollandola come “un atto grave e inopportuno”. “Con la delibera di giunta 109 del 16/06/2014 – scrivono in un comunicato […]

SIGNA – Le forze di opposizione in Consiglio comunale, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e A Sinistra per Signa, si uniscono nel criticare la decisione della giunta signese di aumentare l’indennità agli amministratori del 3% bollandola come “un atto grave e inopportuno”.

“Con la delibera di giunta 109 del 16/06/2014 – scrivono in un comunicato stampa Pietro Faci e Elena Celentano per M5S, Romina Niccolai di A Sinistra per Signa, Gianni Vinattieri e Elisa Cerri di Forza Italia – il sindaco Alberto Cristianini e la sua giunta hanno deciso di aumentare l’indennità (ovvero il compenso dei pubblici amministratori) del 3%. Noi, in qualità di forze politiche che rappresentano comunque, migliaia di cittadini a Signa, riteniamo tale atto inopportuno, stante una crisi economica gravissima che attraversa tutto il paese”.

“Come citato nella delibera – prosegue la nota di M5S, Fi e Sel – tale decisione rappresentava per gli amministratori signesi una opportunità e non un obbligo, sulla base di quanto disposto dell’art. 2 comma b) del D.M. 4.4.2000 n.119. Secondo tale decreto è concesso ai rappresentanti delle amministrazioni che hanno una percentuale di entrate proprie rispetto alle entrate totali di circa il 50% (Signa supera di poco l’80%), di aumentare l’indennità. Ovviamente, ripetiamo, non è un obbligo, ma una facoltà. Noi riteniamo che tale facoltà sia stata male usata dalla giunta e con tale decisione (una delle prime della giunta Cristianini , a soli pochi giorni dall’insediamento) si aumenta il divario tra amministratori e cittadini: mentre i secondi stringono la cinghia, i primi si aumentano lo stipendio, seppur di poco, e questo, alla fine di cinque anni di consiliatura, sarà costato ai cittadini signesi la somma di circa 20.000”.

I gruppi lamentano anche una chiusura del Partito democratico verso la loro richiesta di istituire una commissione di Controllo e garanzia, che secondo l’opposizione “servirebbe a garantire legittimità e trasparenza a tutti i cittadini signesi di qualsiasi schieramento politico, peraltro rinunciando a qualsiasi forma remunerativa, e quindi non gravante sulle risorse economiche comunali (e quindi sui cittadini). Il PD ha risposto negativamente a questa richiesta (almeno in questa prima fase), chiedendo, di rimando, quali siano le funzioni di tale commissione”.