“Signa si indigna”: cittadini (e forze politiche) davanti al Comune per dire no a Enrico Rossi assessore

SIGNA – Si sono ritrovati di fronte al Comune di Signa per esprimere – in modo composto – la loro indignazione per la nomina ad assessore, con delega allo sviluppo economico, dell’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Una trentina di persone, fra cittadini e rappresentanti delle forze politiche, con uno striscione, con la scritta […]

SIGNA – Si sono ritrovati di fronte al Comune di Signa per esprimere – in modo composto – la loro indignazione per la nomina ad assessore, con delega allo sviluppo economico, dell’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Una trentina di persone, fra cittadini e rappresentanti delle forze politiche, con uno striscione, con la scritta “Signa si indigna”, come bandiera di una protesta silenziosa ma, ovviamente dal loro punto di vista, ricca di significati. Rossi, infatti, è un assessore signese da poche settimane e, anche se per il momento non c’è stata l’ufficialità con il primo consiglio comunale (che comunque non sarà in presenza), è finito spesso “nel mirino” delle opposizioni. E anche della gente, che sui social “non si è certo risparmiata”. A parlare per tutti uno degli organizzatori della manifestazione, Manuel Camuso, che ha definito questa nomina “un ulteriore schiaffo a Signa e ai signesi”. “E’ diventato assessore – ha continuato – uno dei responsabili, se non il principale responsabile, della mancanza di una viabilità alternativa in questo Comune, Sarebbe sufficiente questa motivazione per dirgli che non lo vogliamo. Ma ci sono anche altri impegni e promesse non mantenute, come quella relativa alla Cassa di espansione nei Renai. E lo scorso inverno, ma non solo, quando sono venute delle piogge più intense, lo abbiamo visto tutti quello che è successo. Vogliamo parlare poi di tutta la vicenda legata all’aeroporto? I fatti lo dicono chiaramente come stanno le cose. Ed è così anche per il nuovo ponte sull’Arno, che nel 2018 veniva dato quasi per fatto. Sono passati due anni e siamo ancora al punto di partenza. A Lastra a Signa, invece, hanno già presentato il progetto di una viabilità alternativa, che è vero andrà a ricadere sul ponte esistente ma è la conferma del fatto che nei Comuni vicini sono più attivi rispetto a Signa, dove invece c’è un’amministrazione immobile e più attenta a quello che succede a Firenze invece che in casa propria”. “Ecco, se i signesi accettano anche questo, – ha concluso – passa il messaggio che a Signa si può fare tutto e noi non lo vogliamo”.