Silli (FI): “Impensabile una strada per Che Guevara, porterò il caso in Parlamento”

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sulla decisione presa dall’amministrazione comunale campigiana di intitolare una strada a Che Guevara. Con la presenza, nella stessa occasione, e l’incontro fra Aleida Che Guevara, figlia del “Che”, e gli studenti del liceo Agnoletti. A tornare sull’argomento sono Giorgio Silli, parlamentare di Forza Italia, Stefano Cavedagna, presidente nazionale […]

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sulla decisione presa dall’amministrazione comunale campigiana di intitolare una strada a Che Guevara. Con la presenza, nella stessa occasione, e l’incontro fra Aleida Che Guevara, figlia del “Che”, e gli studenti del liceo Agnoletti. A tornare sull’argomento sono Giorgio Silli, parlamentare di Forza Italia, Stefano Cavedagna, presidente nazionale di Forza Italia giovani, e Simone Spezzano, responsabile nazionale formazione del movimento giovanile azzurro. Con prese di posizione che partono ovviamente dai rispettivi punti di vista.

“Esprimo forte condanna – ha detto Silli – verso la decisione del Comune di Campi Bisenzio di procedere a intitolare a Ernesto Che Guevara  una strada di Campi. E sono sorpreso dal fatto che, in quella occasione, l’amministrazione comunale abbia previsto di far incontrare Aleida Che Guevara con gli studenti del liceo Agnoletti”. “Non stiamo certo parlando di un fulgido esempio di democrazia, – aggiunge Silli – Che Guevara fu un guerrigliero, stalinista dichiarato, voleva annientare le “piovre capitaliste” e ha sempre avuto un viscerale odio contro tutti gli omosessuali. Quella del “Che” è comunque stata una storia di odio; odio come fattore di lotta, l’odio intransigente contro il nemico che spinge oltre i limiti naturali dell’uomo e lo trasforma in una, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. Per tutti questi motivi presenterò un’interrogazione al ministro dell’istruzione Bussetti con la quale chiederò di verificare la sussistenza delle ragioni del dirigente scolastico del liceo Agnoletti che lo hanno condotto ad autorizzare l’incontro dei suoi studenti su una figura tanto controversa e se il ministro non ritenga doveroso adoperarsi affinché venga garantito il libero confronto e una ricostruzione dei fatti storici più puntuale che consenta agli studenti di poter sviluppare una proprio critico pensiero”.

“Nonostante Che Guevara abbia portato avanti l’ideologia comunista bolscevica con le armi uccidendo povera gente, i “benpensanti sinistri” si inventano perfino di intitolargli una strada pur di obbligare i ragazzi all’indottrinamento comunista.  A questo vero e proprio scandalo ci opporremo in ogni sede”. E’ durissimo il commento di Cavedagna e Spezzano, che poi rincarano la dose: “Adesso intervenga il direttore regionale dell’ufficio scolastico regionale della Toscana al quale insieme a Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, e ad Angelo Victor Caruso, responsabile campigiano di Forza Italia giovani, abbiamo inviato una lettera per richiedere un suo pronto ed efficace interessamento alla questione. In assenza di un doveroso e necessario contraddittorio, senza nessuna oggettiva ricostruzione storica, l’assemblea con gli studenti mirerà unicamente a esaltare la figura di Che Guevara veicolando un messaggio fortemente sbagliato e culturalmente pericoloso. Nel promuovere ogni iniziativa che coinvolgano gli studenti, occorre manifestare coscienza e cautela. La scuola non può e non deve diventare il luogo di propaganda politica, la scuola deve continuare a essere il luogo in cui vige la piena e assoluta libertà di espressione, dove le idee si confrontano, liberamente, con piena consapevolezza e con responsabilità, educando alla cittadinanza attiva intesa in senso più ampio, promuovendo la padronanza degli strumenti critici per evitare che la storia e l’educazione alla cittadinanza vengano usate strumentalmente e in modo improprio. Se, nonostante le polemiche innescate in questi giorni, l’incontro dovesse essere confermato, Forza Italia giovani annuncia, fin da ora, la propria presenza fuori dal plesso scolastico per contestare l’assurda assemblea e per informare doverosamente gli studenti  su chi sia stato Che Guevara”.