Silvia Noferi (M5S): “Le scuse per “rompere” sono inconsistenti. Il modello Campi é fallito” 

CAMPI BISENZIO – “Quello che è successo a Campi Bisenzio, con l’esclusione del Movimento 5 Stelle dalla maggioranza che sostiene il sindaco Tagliaferri, ha un significato politico chiarissimo: il “Modello Campi” è fallito miseramente”: a dirlo è la consigliera regionale pentastellata Silvia Noferi, che aggiunge: “Mi dispiace constatare che si è semplicemente avverato quello che […]

CAMPI BISENZIO – “Quello che è successo a Campi Bisenzio, con l’esclusione del Movimento 5 Stelle dalla maggioranza che sostiene il sindaco Tagliaferri, ha un significato politico chiarissimo: il “Modello Campi” è fallito miseramente”: a dirlo è la consigliera regionale pentastellata Silvia Noferi, che aggiunge: “Mi dispiace constatare che si è semplicemente avverato quello che avevo intravisto fin dall’inizio: il M5S è stato soltanto usato da alcuni fuoriusciti da Sinistra Italiana e liste civiche locali per arrivare a eleggere il sindaco Tagliaferri, che, ricordo, ha vinto con appena 2.219 voti (cioè la somma dei risultati al primo turno senza i voti del M5S) su un totale di 32.508 elettori”.

“La discussione in consiglio comunale – aggiunge Noferi, che era presente alla seduta – è stata surreale e le motivazioni addotte dal sindaco circa la sua decisione di rompere con il M5S, sono state inconsistenti e puerili. Il sindaco e la sua residua maggioranza non hanno nessuna rappresentanza né in consiglio regionale, né in Parlamento, ma hanno l’ardire e la convinzione adesso di “poter lavorare sereni”. Sicuramente dovranno affrettarsi a lavorare duramente perché gli restano soltanto tre anni, dopo di che, è logico immaginare che non avranno in futuro altre opportunità di governo e forse nemmeno di mera testimonianza in consiglio comunale”.

“Certo è – conclude – che la giunta finora non ha brillato per efficienza e iniziative, a cominciare dalla gestione dell’emergenza dell’alluvione del novembre 2023, quando abbiamo appreso che non sapeva nemmeno in quale armadio si trovasse il piano di emergenza premiato a livello nazionale. Il sindaco anche nei giorni successivi si è limitato a rilasciare dichiarazioni del tipo: “Ci hanno lasciato soli”, quando non era assolutamente vero. Tutta la protezione civile regionale, i Vigili del fuoco, i primi a intervenire, e centinaia di cittadini sono accorsi ad aiutare la popolazione. Oggi, tutte le forze di opposizione hanno evidenziato la mancanza di normale dialettica e contemplazione del dissenso in questo consiglio comunale, che è sembrato più un plotone di esecuzione, verso i consiglieri D’Agati e Cassataro, rimasti nel M5S, mentre tutti hanno sottolineato la mancanza di coerenza dei due consiglieri Trapassi e Pignatelli, che hanno tradito il mandato elettorale passando a un’altra forza politica”.