Sindacati uniti sulla Gkn: “Subito un accordo quadro per definire i percorsi di garanzia”

FIRENZE –  “L’incontro di oggi con il Mise sulla vertenza ex GKN è stato importante e utile a fornire alcuni elementi di chiarezza. E’ necessario però arrivare a un accordo quadro con le organizzazioni sindacali e le istituzioni per definire le garanzie di continuità occupazionale e di diritti nella reindustrializzazione. A tal fine abbiamo proposto […]

FIRENZE –  “L’incontro di oggi con il Mise sulla vertenza ex GKN è stato importante e utile a fornire alcuni elementi di chiarezza. E’ necessario però arrivare a un accordo quadro con le organizzazioni sindacali e le istituzioni per definire le garanzie di continuità occupazionale e di diritti nella reindustrializzazione. A tal fine abbiamo proposto la costituzione di un Comitato di proposta e sorveglianza, una sorta di cabina di regia con un ruolo anche propositivo, oltre che di controllo. Su entrambi i punti il dottor Borgomeo ha dato la propria disponibilità”: a dirlo sono Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia, e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale.

“Il dottor Borgomeo – si legge in una nota – ha annunciato che sono due i player interessati al progetto di reindustrializzazione, ritenuti solidi e credibili. Uno che opera nel campo dell’industria meccanica per la farmaceutica e l’altro nell’ambito delle energie rinnovabili, a cui si aggiunge un terzo soggetto, una holding finanziaria che si occupa di componentistica meccanica. La nuova proprietà considera di arrivare alla riorganizzazione e alla fase di start-up tra luglio e agosto 2022 con l’avvio dei primi 2 progetti. Accordo quadro e cronoprogramma saranno il punto di partenza all’interno del quale saranno individuati i pilastri del piano costruiti nella reciprocità delle parti, rispettando due livelli di negoziazione, quello nazionale già avviato con istituzioni e rappresentanze sindacali, uno territoriale relativo ad aspetti più operativi, dove l’azione negoziale pertiene in particolare alla Rsu. Sulla questione degli ammortizzatori sociali Borgomeo ha proposto la cassa integrazione ordinaria dal primo di gennaio 2022 che poi, se concretizzata, si trasforma dal primo marzo in cassa integrazione per transizione. Dopo la cessione del ramo d’azienda muterà in cassa integrazione per riconversione”.

“Per la Fiom e la Cgil – conclude il comunicato – è imprescindibile la garanzia della continuità occupazionale ed è necessario individuare l’ammortizzatore sociale ordinario necessario al piano industriale. Non siamo in grado di definire oggi quale sia la tipologia migliore per quando arriverà un nuovo soggetto investitore, possiamo però individuare uno strumento utile a non perdere ulteriori professionalità. A questo proposito, riguardo gli appalti, proponiamo la reinternalizzazione di alcune attività che fanno parte dell’attività produttiva, accorciando la filiera. È possibile inoltre ricercare quei lavoratori che hanno operato per GKN in somministrazione e che possono essere assunti direttamente da QF. Servono punti di certezza a partire dal cronoprogramma e assicurare il ritorno al lavoro nell’immediato dei manutentori e di tutti i profili utili al riavvio dello stabile. La gestione dei percorsi formativi dovrà essere verificata in funzione del piano industriale, calata sull'”assessment” delle professionalità presenti nel sito e poi condivisa e gestita insieme alla Rsu. Infine, se tra sei mesi non dovesse concretizzarsi il progetto di riconversione industriale, dovrà essere QF stessa a prendersi in carico il percorso con un ruolo di Invitalia a garanzia: il percorso sarà sottoposto alla validazione democratica dei lavoratori”.

“Nell’incontro tenutosi oggi in videoconferenza su convocazione del Mise, il dottor Borgomeo ha presentato un programma che dovrebbe portare alla reindustrializzazione della ex Gkn a Campi Bisenzio. Secondo quanto ci è stato descritto dallo stesso Borgomeo, al momento ci sarebbero tre possibili investitori, due dei quali soggetti industriali: l’uno nel campo della meccanica per il farmaceutico, l’altro nel campo della produzione di inverter. Per entrambi i casi il dottor Borgomeo ha prefigurato, peraltro, una sua possibile partnership futura. I tempi prospettati sarebbero relativamente contenuti, con l’individuazione del soggetto incaricato della reindustrializzazione entro marzo-aprile prossimi e il closing prima dell’estate”: queste, invece, le parole di Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Davide Materazzi, segretario Uilm Firenze.

“Nel complesso – sottolineano Ficco e Materazzi – si tratta di un programma che condividiamo perché porterebbe alla rioccupazione di tutti i 370 lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio. Ma sia chiaro che chiediamo anche la tutela dei lavoratori degli appalti, che in molti casi, a nostro avviso, potrebbero diventare lavoratori alle dirette dipendenze. Tuttavia si tratta di un percorso ancora irto di difficoltà, di sacrifici, come del resto qualsiasi reindustrializzazione. Proprio per questo chiediamo di poter arrivare in tempi rapidi a un accordo quadro con Borgomeo e con le istituzioni interessate. Questo accordo dovrà contenere garanzie specifiche per tutti i lavoratori dal punto di vista occupazionale nonché salariale, al fine di alleviare l’impatto che il prevedibile lungo periodo di ammortizzatori sociali avrà sui redditi dei lavoratori coinvolti”.