Sinistra Italiana: ecco le priorità per il rilancio di Sesto

SESTO FIORENTINO – Cultura, rilancio del centro e delle periferie, lavoro, un no secco a inceneritore e aeroporto: sono questi i temi emersi dagli incontri con le forze politiche del campo civico e progressista sestese promossi da Sinistra Italiana che si sono conclusi da poco. “L’obiettivo – si legge in una nota – era quello […]

SESTO FIORENTINO – Cultura, rilancio del centro e delle periferie, lavoro, un no secco a inceneritore e aeroporto: sono questi i temi emersi dagli incontri con le forze politiche del campo civico e progressista sestese promossi da Sinistra Italiana che si sono conclusi da poco. “L’obiettivo – si legge in una nota – era quello di individuare le priorità in vista della costruzione di una alleanza alternativa a Pd, alle destre e al populismo del M5S per il governo della città, inserendosi in un percorso comune già avviato da alcune settimane”. E ancora: “Dal confronto con Alternativa Libera, Possibile, Rifondazione, Sesto Bene Comune e Per Sesto sono emersi cinque temi-chiave che SI vuole porre come base per una discussione aperta all’intera città. Su tutti un no deciso a ogni ipotesi di ampliamento dell’aeroporto di Peretola e alla realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, due opere inutili e dannose per la salute e per lo sviluppo di tutta la Piana; poi il lavoro, un bene da difendere e da promuovere, alla luce delle troppe crisi aziendali in corso e, soprattutto, di un approccio capace di rilanciare le eccellenze e di creare terreno fertile per l’innovazione attraverso scelte e politiche attive. Politiche attive e lungimiranti che dovranno interessare i “centri storici” sestesi, non solo il centro cittadino, ma anche le frazioni, dove è necessario creare condizioni capaci di portare ad occasioni aggregative e di sviluppo positivo per il commercio e i servizi ai cittadini. La quinta priorità, infine, riguarda la cultura, intesa come rilancio delle istituzioni esistenti, a cominciare dalla Biblioteca di Doccia e dalla riapertura del Museo Ginori, chiuso da quasi due anni, fino a una spinta decisa negli investimenti utili a creare un’offerta di qualità e a valorizzare le tante realtà cittadine attive nell’ambito del teatro, della musica, delle arti visive”.