Sinistra Italiana Toscana: “Elezioni, costruiamo un’alleanza per la pace, il disarmo, l’uguaglianza, la transizione ecologica”

FIRENZE – ” Il dibattito politico in vista delle elezioni del 25 settembre appare lontano dalla realtà e dalle priorità dei bisogni dei cittadini. Pensiamo sia necessario lavorare per un’idea di Paese in grado di coinvolgere elettori sfiduciati che non votano più, costruendo un’alleanza strategica tra il ceto medio intellettuale e i lavoratori, i pensionati, i […]

FIRENZE – ” Il dibattito politico in vista delle elezioni del 25 settembre appare lontano dalla realtà e dalle priorità dei bisogni dei cittadini. Pensiamo sia necessario lavorare per un’idea di Paese in grado di coinvolgere elettori sfiduciati che non votano più, costruendo un’alleanza strategica tra il ceto medio intellettuale e i lavoratori, i pensionati, i giovani precari, i tanti sottoccupati, disoccupati, i marginali della sussistenza, i 5,7 milioni di poveri assoluti e i 7 milioni di poveri relativi, per dare vita ad un nuovo blocco sociale di forze che possa rappresentare il corpo, l’anima e  le gambe su cui far camminare un progetto alternativo per un altro mondo possibile”: a dirlo, in una nota, è Sinistra Italiana Toscana.

“La caduta del governo Draghi – continua il comunicato – mette tutti davanti a gravi responsabilità. La scelta dissennata del taglio dei parlamentari e la pessima legge elettorale possono produrre un parlamento dominato dalle destre. La sconfitta della destra passa dalla costruzione di una proposta politica ecosocialista e pacifista, aperta e plurale, con alcuni obiettivi prioritari: l’uguaglianza, la pace, il disarmo, il superamento della Nato e il rafforzamento dell’Europa, la giustizia sociale, la cultura della legalità, una transizione ecologica fatta di azioni concrete utili, innovative come i giovani ci insegnano, e non con rigassificatori e inceneritori. La grande coalizione che il Pd sta costruendo (da Toti, Gelmini, Brunetta, Calenda) non segna discontinuità e non si fa carico dei problemi del Paese. Sinistra italiana non può farne parte nemmeno provando a trovare giustificazioni su un presunto fronte nazionale contro le destre. La storia di questi anni recenti ha dimostrato che non funziona. Sinistra italiana si renda disponibile per costruire il nostro campo largo con i 5stelle, con tutta la Sinistra, con gli ecologisti, con Bersani e i compagni di Articolo 1 che non condividono l’ingresso nelle liste del Pd, con i pacifisti, con quelle aree sociali che non hanno alcun riferimento nei partiti, con il 60% di italiani che rinuncia a votare. La sinistra deve puntare ad una rappresentanza forte, autonoma, per nulla subalterna e capace di essere utile ai cittadini”.