FIRENZE – “La Toscana è penultima per numero di over 80 vaccinati, questo è il dato pubblicato dalla fondazione Gimbe. Dopo di noi solo la Sardegna. E “l’eccellente sistema sanitario toscano” merita davvero di essere così in basso? Perfino la Lombardia ha risultati migliori. Insomma, secondo questi dati, la vaccinazione degli over 80 in Toscana è un fallimento. Eppure bisognava partire proprio dai più fragili perché l’età media dei pazienti deceduti per Covid è 81 anni”. A dirlo, in una nota, è Sinistra Italiana Toscana.
“La media nazionale è insoddisfacente, – continua il comunicato – appena il 14,7% degli ultra 80enni è immunizzato al completo, il 28,2% si trova a metà del percorso. In pratica meno della metà della popolazione più in avanti con gli anni, (ed a più alto rischio di ricovero e di morte) ha avuto la prima dose. Siamo consapevoli che esiste una difficoltà di approvvigionamento dei vaccini da parte dell’UE ma la somministrazione è affidata totalmente ai piani regionali. In Toscana, dunque, i ritardi dei vaccini per gli anziani sono dovuti alle scelte della Regione e alla mancanza di un sistema sanitario territoriale in grado di far fronte all’urgenza di vaccinare anziani e fragili”.
“L’affidamento della vaccinazione degli anziani unicamente ai medici di medicina generale ingenera incertezze e viene realizzato, inevitabilmente, con criteri non equi di priorità. La partecipazione dei medici di medicina generale per vaccinare a domicilio è quasi impossibile se non avviene in collaborazione con le Usca, compatibilmente con il rispetto delle indicazioni di sicurezza per uso vaccini. Per velocizzare la copertura vaccinale degli ultra 80enni che sono in grado di spostarsi perché non si prevede l’accesso riservato anche alle varie postazioni allestite nella Toscana? In Toscana, gli ultra ottantenni sono preoccupati e soprattutto sono disorientati in merito alla tempistica e alla organizzazione della vaccinazione. Il presidente Giani e il suo assessore, smettano di fare annunci, se è davvero una priorità la vaccinazione degli anziani, si affianchino ai medici di famiglia le strutture della sanità territoriali. Non si può pensare di lasciare la responsabilità di tale urgenza come previsto dalla direttiva nazionale, solo ai medici di famiglia. Se ne faccia carico tutto il sistema sanitario territoriale. Ma questo è il vero nodo. Il sistema sanitario territoriale è stato impoverito da tagli ed esternalizzazioni, ora è urgente fare scelte per assumere personale stabile perché non c’è più tempo per pensare al futuro assetto della sanità toscana, perché il futuro è già ora”.