Sinistra Italiana Toscana: “Pista di Peretola: 400 metri non cambiano il senso delle cose”

FIRENZE – Anche Sinistra Italiana Toscana dice la sua nel dibattito sulla pista dell’aeroporto di Firenze: “Ci battiamo contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, fin da quel lontano 14 febbraio 2011, quando l’allora presidente della Regione Enrico Rossi tradì il programma elettorale siglato con tutte le forze della sinistra e con il quale si era presentato […]

FIRENZE – Anche Sinistra Italiana Toscana dice la sua nel dibattito sulla pista dell’aeroporto di Firenze: “Ci battiamo contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, fin da quel lontano 14 febbraio 2011, quando l’allora presidente della Regione Enrico Rossi tradì il programma elettorale siglato con tutte le forze della sinistra e con il quale si era presentato agli elettori non più tardi di un anno prima. All’epoca propose una pista parallela all’autostrada per una lunghezza di 2000 metri allungata poi da Enac nel 2013 a 2400 metri. Oggi taluni, dopo due bocciature da parte della magistratura amministrativa del progetto di Via, propongono di tornare all’idea originaria accorciando la pista. Si propone  cioè di fare un’operazione gattopardesca, cambiare tutto affinché tutto rimanga uguale”.

“Quello che da sempre le forze politiche della sinistra, i cittadini, i comitati e i comuni della Piana sostengono, – aggiungono – è il no alla pista parallela e le motivazioni di allora, sono le medesime di oggi: si distruggono 50 anni di programmazione urbanistica dei Comuni di Sesto e di Campi per quell’area, programmazione basata sul fatto che quell’area dovesse essere un polmone  verde e di casse di espansione di raccolta di acque; si impedisce la costruzione del Parco della Piana, che attualmente comprende tre oasi naturali dove nidificano e trovano riparo molti specie animali in via di estinzione; non è compatibile con lo sviluppo e la coesistenza del Polo universitario di Sesto; per la sua realizzazione occorrerebbe spostare di diversi chilometri il corso del fosso reale, ossia non solo un’opera di regimazione delle acque faraonica e costosissima, ma anche pericolosa per i futuri equilibri idraulici; in tempi di crisi climatica investire sul trasporto aereo è contrario a qualsiasi logica di programmazione di riconversione ambientale, il trasporto anche di lunga percorrenza, deve essere su rotaia e il successo dei collegamenti veloci europei lo dimostrano”.

“Infine, – conclude il comunicato – la posizione che da sempre sostiene Sinistra italiana, è un collegamento ferroviario veloce con Pisa, che è il vero e naturale aeroporto della Toscana e che oggi più che prima, alla luce, sia dei nuovi finanziamenti del Pnrr, sia delle nuove tecnologie trasportistiche, potrebbe essere davvero realizzata con minori costi e contenuti impatti ambientali”.