Sinistra per Calenzano “Il Comune dovrebbe promuovere l’efficientamento energetico”

CALENZANO – L’amministrazione comunale dovrebbe farsi promotrice di una azione per far conoscere e coordinare gli interventi di efficientamento energetico: è quanto ha chiesto Sinistra per Calenzano-Per la mia città nel consiglio comunale del 29 settembre presentando una mozione. “Avevamo chiesto – si legge nella nota di Sinistra per Calenzano – in sostanza che l’amministrazione […]

CALENZANO – L’amministrazione comunale dovrebbe farsi promotrice di una azione per far conoscere e coordinare gli interventi di efficientamento energetico: è quanto ha chiesto Sinistra per Calenzano-Per la mia città nel consiglio comunale del 29 settembre presentando una mozione. “Avevamo chiesto – si legge nella nota di Sinistra per Calenzano – in sostanza che l’amministrazione assumesse un ruolo attivo di promozione, regia e coordinamento per associazioni, imprese, operatori economici, condomini e cittadini affinché fossero colte appieno sul nostro territorio tali opportunità, come stanno già facendo altre Amministrazioni in Italia (vedasi l’esempio di Prato), chiedendo contestualmente anche che si rivedesse il PAESC, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, come da impegni presi dal sindaco nella commissione consiliare assetto del territorio. Tuttavia, il sindaco ci ha risposto che operatori e cittadini si stanno già muovendo per conto proprio, e dunque non ravvisa alcuna necessità di mettere in campo un ruolo propulsivo dell’amministrazione, anche in considerazione della limitatezza di risorse e della scarsità di personale. Questo, assieme alla mancata revisione del PAESC, ci porta a dubitare sull’importanza che questa amministrazione realmente assegna agli obiettivi di sostenibilità ambientale, transizione energetica e di riduzione della CO2: in un bilancio di oltre 22 milioni di spese correnti ed oltre 16 milioni di investimenti, non si è trovato spazio per un impegno diretto del Comune su questa partita strategica. Restiamo dell’idea che traguardi ambiziosi, come quello riportato nel PAESC di ridurre del 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030, siano impossibili da ottenere senza un impegno convinto e trainante da parte delle amministrazioni, che invece dovrebbero esprimere appieno il proprio ruolo politico d’indirizzo e di guida nei confronti delle comunità locali”.