CALENZANO – Accertare lo stato dei luoghi della ex Polveriera di Carraia: è questo uno dei primi punti dal quale partire per il suo recupero secondo la proposta Sinistra per Calenzano. In attesa dell’esito del bando ministeriale a cui il Comune ha partecipato, Sinistra per Calenzano ricorda che dopo “10 anni dall’acquisizione da parte del Comune, anni in cui la Polveriera è rimasta di fatto abbandonata e, anzi, è divenuta oggetto di occupazioni non autorizzate e utilizzi impropri rendendone sempre più urgente il recupero, abbiamo accolto con favore la volontà di ricercare fondi per il ripristino dell’area e la destinazione a nuove funzioni, riducendo al contempo i volumi edificabili precedentemente previsti e mantenendo la proprietà pubblica di gran parte della zona, confermando gli indirizzi socio-sanitari e turistico-ricettivi già previsti ma soprattutto integrandoli con un grande spazio che resti aperto alla fruizione pubblica”.
“Nonostante sia sostanzialmente migliorativa rispetto al passato, la linea proposta dalla nuova amministrazione – spiega Sinistra per Calenzano – ha provocato una forte levata di scudi da chi fino ad un anno fa sosteneva il governo cittadino, portando ad iniziative dedicate, controproposte mai corredate da piani di sostenibilità economica credibili e anche a qualche ricostruzione falsata. Presentare l’area come ‘un terreno vergine’, a fronte della sussistenza di più di trenta edifici e la presenza accertata di tetti e manufatti in amianto in avanzato stato di degrado e altri rifiuti, con la palese necessità di una approfondita e onerosa bonifica, ci sembra davvero ingiusto e irresponsabile, specialmente se queste affermazioni provengono dalla parte di chi a suo tempo l’ha presa in carico. Tuttavia, la necessità di un percorso partecipato largo e plurale per riflettere sulle funzioni da inserire nell’area, sottolineata anche da una recente raccolta firme popolare, è una richiesta che condividiamo, e d’altra parte l’amministrazione Carovani ha sempre sostenuto di voler istituire un percorso di coinvolgimento, una volta individuati i fondi che permettessero concretamente un intervento. E, come forza di governo, intendiamo partecipare con le nostre proposte e riflessioni, tenendo conto di quanto discusso sia al nostro interno, sia di quanto esposto dai cittadini”.
“In primis, – prosegue Sinistra per Calenzano – riteniamo necessario che venga accertato lo stato dei luoghi e degli inquinanti presenti, sia in superficie che occulti, destinando le prime risorse che eventualmente arriveranno alla bonifica. Sarà anche necessario effettuare uno studio che fornisca indicazioni sull’aspetto idrogeologico e di regimazione delle acque dell’area”. Inoltre il gruppo di maggioranza ritiene positivo “l’aver ridotto la superficie edificabile da 15.000mq, come era stato stabilito dalle precedenti amministrazioni, ai 10.000mq previsti ad oggi nel Masterplan; tuttavia, riteniamo che la previsione si possa ulteriormente ridurre, valorizzando al massimo i sedimi già occupati dagli attuali edifici e limitando il più possibile il consumo di suolo inedificato”.
Per quanto riguarda la parte pubblica, Sinistra per Calenzano ritiene che “il mantenimento della proprietà pubblica per l’80% circa dell’area, rispetto alla possibilità finora ammessa di venderla per intero, ci trova favorevoli. La possibile realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita, Rsa, nella parte pianeggiante ci lascia invece perplessi: sappiamo che l’area pianeggiante della Polveriera è soggetta ad allagamenti periodici, quindi non dovrà e non potrà essere destinata a strutture che prevedono la presenza continuativa di persone, che andranno eventualmente collocate nella parte collinare”.
Inoltre, conclude Sinistra per Calenzano “riteniamo che le funzioni che si vorranno inserire, sia turistico-ricettive, sia socio-sanitarie, sia pubbliche, vadano approfondite e definite più accuratamente durante il percorso progettuale condiviso, valutandone con attenzione l’inserimento nel contesto complessivo. Per la parte socio-sanitaria, siamo aperti a valutare altre forme di progettualità rivolte a forme di assistenza e ricovero comunque utili per la comunità, meno impattanti e meglio inserite. A nostro avviso, tutta l’area, anche nella parte pubblica, non debba essere sovraccaricata di infrastrutture, sia interne che di servizio, coerentemente con la nostra volontà di contrastare il consumo di suolo, per restituire alla cittadinanza un polmone verde il più integro e meno strutturato possibile. Ci impegneremo affinché tutta la comunità sia coinvolta in un percorso per il recupero dell’ex Polveriera che possa coniugare le imprescindibili esigenze economiche con una visione di salvaguardia naturalistica e ambientale dell’area, consentendone lo sviluppo e la massima fruibilità da parte dei cittadini”.