Sinistra per Calenzano “Perplessi per le affermazioni sulla riduzione delle emissioni del comparto dei trasporti”

CALENZANO – “Secondo il nuovo PAESC – si legge in una nota di Sinistra per Calenzano – l’obbiettivo di riduzione delle emissioni del 40% di CO2 al 2030 a Calenzano si raggiunge anche senza far nulla, per merito della progressiva riduzione delle emissioni del comparto dei trasporti. E’ questo affermazione che lasciati allibiti e perplessi”. […]

CALENZANO – “Secondo il nuovo PAESC – si legge in una nota di Sinistra per Calenzano – l’obbiettivo di riduzione delle emissioni del 40% di CO2 al 2030 a Calenzano si raggiunge anche senza far nulla, per merito della progressiva riduzione delle emissioni del comparto dei trasporti. E’ questo affermazione che lasciati allibiti e perplessi”. Il PAESC è stato approvato nell’ultimo consiglio con il voto contrario di Sinistra per Calenzano. “Da tempo tutti i rilievi segnalano che il traffico è la maggior fonte di inquinamento per l’aria che respiriamo. – prosegue la nota – Non ci sono segnali che questo stia diminuendo, anzi il complesso delle azioni programmatorie dell’amministrazione comunale desta preoccupazioni maggiori anche per il futuro”.

“Si vuole costruire una struttura commerciale di grande richiamo presso il casello autostradale, – prosegue la nota – e i più consistenti interventi edificatori sono fra via di Prato e la strada comunale Barberinese – e diciamo comunale perché l’amministrazione, pur di poter costruire, si è presa in carico il tratto di ex provinciale compreso fra la rotonda del Ponte ai Pesci e l’incrocio con via Garibaldi, ponte sulla Marina compreso. Intervenire sui cambiamenti climatici e sulla qualità dell’aria non può essere un piano separato dall’insieme delle azioni programmatorie. Per questo riteniamo sia doveroso riflettere e correggere sulle scelte sbagliate, e compiere tutte le azioni necessarie per una reale riduzione del traffico: dalla nuova stazione del Pratignone ad un piano intercomunale per il rafforzamento del trasporto pubblico. Il PAESC poteva essere l’occasione per affrontare il punto fondamentale di come Calenzano possa dare il proprio contributo alla transizione energetica. Del resto lo stesso parere del Settore Energia della Regione Toscana, sul POC, sollecitava una attivazione di strumenti in tal senso. La nostra preoccupazione è che purtroppo non lo sarà per la mancanza di una visione complessiva dei problemi e di conseguenza degli interventi prioritari”.