Sinistra per Calenzano sugli aumenti delle tariffe dello sport: “Una stangata per le famiglie”

CALENZANO – Sinistra per Calenzano interviene sul bonus per lo sport e sugli aumenti delle tariffe per le attività sportive previste dall’amministrazione comunale. “I protocolli sanitari hanno inevitabilmente ridotto la partecipazione, e le società e i gestori di impianti pubblici hanno fatto miracoli per poter continuare a fare e far fare attività motoria alle ragazze […]

CALENZANO – Sinistra per Calenzano interviene sul bonus per lo sport e sugli aumenti delle tariffe per le attività sportive previste dall’amministrazione comunale. “I protocolli sanitari hanno inevitabilmente ridotto la partecipazione, e le società e i gestori di impianti pubblici hanno fatto miracoli per poter continuare a fare e far fare attività motoria alle ragazze e ai ragazzi di Calenzano. – dice in una nota – Molte famiglie hanno però vissuto difficili momenti economici, con l’effetto di un necessario taglio alle spese da sostenere, che nella maggior parte dei casi ha coinciso con lo sport. In questo contesto si sono quindi ridotte le entrate delle società, mentre i costi si sono, per adesso, mantenuti gli stessi. L’annata 2022/23 doveva essere quella del rilancio definitivo, del ritorno alla normalità, dopo un’estate passata a progettare, programmare e destinare le risorse economiche per migliorare il servizio offerto. Invece, dopo due mesi di attività, è arrivata la stangata”. E, aggiunge, “come Sinistra per Calenzano, pensiamo che investire sullo sport voglia dire investire anche in salute e prevenzione sanitaria, contribuendo a far crescere ragazze e ragazzi in luoghi sicuri e sani, dove si impara a confrontarsi e stare insieme. Invitiamo pertanto l’Amministrazione a fare un passo indietro, aprendo un confronto per valutare assieme alle associazioni sportive colpite direttamente dai rincari come affrontare nel miglior modo possibile la situazione”.

“L’aumento dei costi non può che ricadere sulle famiglie, e l’assegnazione del bonus sport da parte del Comune, – aggiungono – per le modalità e le tempistiche previste, non ci sembra una soluzione adeguata: si può accedere alla graduatoria, riservata agli utenti under 18 e agli over 65 in famiglie con reddito Isee pari o inferiore a 25.000 euro, solo a condizione di presentare entro il 30 novembre 2022 la documentazione del pagamento relativo all’attività sportiva frequentata; ma molte famiglie, addirittura tutte, nel caso di alcune specifiche discipline, hanno optato per la rateizzazione del pagamento, rendendo impossibile documentare il versamento dell’intera somma entro i termini indicati. Aumentare le tariffe indiscriminatamente, chiudere i parcheggi e rendere difficile l’accesso alle strutture, non programmare seriamente e in condivisione con le società sportive un adeguamento degli impianti e della loro gestione vuol dire rinunciare ad amministrare, improvvisando giorno per giorno”.

“L’amministrazione comunale, il 20 ottobre, ha stabilito un aumento, in parte previsto, delle tariffe di campi e palestre. – concludono– Purtroppo, ancora una volta questa amministrazione manca di confronto e condivisione con i cittadini e le associazioni: le tariffe dovevano essere discusse e riviste nel periodo di fermo, l’estate, e non a bilanci praticamente chiusi; la revisione tariffaria doveva essere condivisa per tempo con le associazioni e non solo annunciata attraverso una semplice e impersonale e-mail, e dovrebbe, nel caso, prevedere un aumento giusto e ragionevole, non degli incrementi che vanno dal 15% al 22%. Di fronte ad un tale aumento tariffario, di questi tempi un vero sacrificio per società sportive e famiglie, sarebbe ragionevole aspettarsi che siano messi a disposizione impianti in buone condizioni; invece, nella maggior parte dei casi gli impianti sono vecchi, con sistemi di riscaldamento inadeguati e spesso mal funzionanti, spesso sporchi e sicuramente piccoli per il bacino di utenti, il cui numero è cresciuto in questi anni – a differenza degli impianti”.