Sinistra per Calenzano “tempi superati dal Comune per un confronto con i cittadini sul nuovo centro urbano”

CALENZANO – Tempi superati: così Sinistra per Calenzano ricorda che con ottobre “le tempistiche del confronto con i cittadini e nelle istituzioni sul Masterplan per il Nuovo Centro Urbano e la rigenerazione dell’Erp del Pino, indicate a suo tempo dall’amministrazione comunale e riprese dalla maggioranza, risultano ormai superate”. Sinistra per Calenzano ha presentato una proposta […]

CALENZANO – Tempi superati: così Sinistra per Calenzano ricorda che con ottobre “le tempistiche del confronto con i cittadini e nelle istituzioni sul Masterplan per il Nuovo Centro Urbano e la rigenerazione dell’Erp del Pino, indicate a suo tempo dall’amministrazione comunale e riprese dalla maggioranza, risultano ormai superate”. Sinistra per Calenzano ha presentato una proposta alternativa con una petizione popolare “per proteggere da nuove costruzioni l’area verde fra via Pertini e via Faggi e rigenerare sul posto le case popolari del Pino: per approfondimenti sul progetto e per gli appuntamenti futuri della raccolta firme, vi rimandiamo al link petizione.sinistrapercalenzano.it“.

“Non è la prima iniziativa di questo genere che mettiamo in atto. – si legge nella nota di Sinistra Italiana – Ricorderete infatti le raccolte firme su due delle nostre 19 osservazioni al Piano Operativo Comunale e che raccolsero ciascuna più di 650 sottoscrizioni: quelle per scongiurare la costruzione di un fabbricato da 8000mq nell’area di Fibbiana e di 4000 metri quadrati di residenze nel triangolo compreso fra SP8 Barberinese, via di Pagnelle e via dei Prati. Non siamo stati i soli a scendere in campo: non sono mancate infatti anche le iniziative popolari indipendenti, con raccolte firme, striscioni, petizioni online, e anche le prese di posizione di altre forze politiche del territorio. Anche incontrando i nostri concittadini, in questi giorni ai banchi della raccolta firme viene indicata spesso come motivo della sottoscrizione la contrarietà generale a nuove costruzioni nei pochi spazi verdi rimasti inedificati e interni al tessuto urbano. Vogliamo rassicurarvi: la tutela e valorizzazione ambientale di questi spazi, per puntare interamente gli sforzi urbanistici sul recupero e sulla rigenerazione del già costruito, è base fondante del nostro progetto politico. Ogni azione a suo sostegno, sia essa una firma, un “like” o una condivisione sui social, o magari una nuova adesione alla nostra Associazione, contribuisce a dar forza a questa idea: nella fase che viviamo Calenzano ha completato la sua crescita urbanistica, non deve più espandersi ma migliorare i propri spazi in termini di benessere popolare e compatibilità ecologica”.

“Registriamo quindi con grande piacere la risposta del Gruppo Amici 5 Stelle Calenzano – prosegue la nota – all’appello per provare insieme a dare vita anche nel nostro Comune ad un’alleanza larga, progressista ed ecologista, proprio partendo da questa idea di città: ma siamo convinti di poter trovare forte condivisione anche nei campi della trasparenza, della partecipazione, dell’informazione ai cittadini, della giustizia sociale, della tutela dei beni comuni. Ci impegneremo insieme nella costruzione di questo percorso, e continueremo ad augurarci che altre forze seguano l’esempio nazionale e convergano sulle premesse appena riportate. Riteniamo infatti che per le forze di maggioranza si sia aperta un’importante fase di riflessione a seguito dei pareri espressi dagli Enti sovraordinati al Comune – come la Regione, la Soprintendenza per i Beni Paesaggistici e l’Autorità di Bacino. Gli Enti segnalano infatti che le misure contenute nel POC non sembrano coincidere con le premesse indicate all’avvio del procedimento, e segnalano diverse criticità. Ne riportiamo alcune: la previsione fra via di Pagnelle e via dei Prati va a incidere sulla tutela paesaggistica della collina di Calenzano Alto, vi sono previsioni edificatorie eccessive nella zona di via dei Tessitori attigua al Parco delle Carpugnane, l’area di Fibbiana è praticamente inedificabile perché classificata ad elevata pericolosità idraulica, infine vanno completamente riviste le previsioni estrattive (5 milioni di metri cubi) per la cava della Cassiana, dato che il limite di materiale estraibile per l’intero territorio comunale consentito dal Piano Regionale Cave è di soli 325.000 metri cubi. Nei prossimi giorni torneremo più dettagliatamente ad occuparci dei singoli punti qui elencati”.