CALENZANO – Rebus informazioni nelle scuole: per Sinistra per Calenzano la recente disposizione inviata dal Comune alle famiglie degli studenti recita parti “assurde”. “Molti genitori hanno ricevuto in questi giorni dall’Ufficio scuola del Comune di Calenzano, attraverso una circolare, – si legge nella nota di Sinistra per Calenzano – le nuove disposizioni in merito al trasporto, alla refezione scolastica, al prescuola e al piedibus sulle misure di sicurezza da adottare per adempiere alle norme sanitarie ed alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica per i servizi di assistenza scolastica sopra menzionati. La circolare termina con questo inciso: “È estremamente necessario che gli alunni rispettino le regole sulla igienizzazione delle mani, sull’uso della mascherina e sul distanziamento di almeno un metro. Si ricorda, a tutti i genitori/tutori degli alunni frequentanti i servizi scolastici, che i controlli dal personale comunale addetto, saranno stringenti, pertanto, nel caso in cui, l’alunno non rispetti le regole del distanziamento, o altre misure di sicurezza, sarà sospeso immediatamente dal servizio”. Ci chiediamo come sia stato possibile anche solo pensare di scrivere una frase del genere: “sospensione immediata dal servizio”… cosa significa, in termini pratici? Che se un bimbo si alza durante il pranzo non viene fatto mangiare? Oppure se si avvicina troppo ad un compagno sullo scuolabus viene fatto scendere? Se perde la sua mascherina o se gli si rompe, viene buttato fuori dalla scuola?”
“Non mettiamo in dubbio l’importanza del rispetto delle norme sanitarie, ma questa specifica disposizione, – prosegue Sinistra per Calenzano – nella sua abnormità, ci sembra quantomeno assurda se non anche offensiva nei confronti di bambini che sono rientrati a scuola dopo 6 mesi, rimasti loro malgrado lontani da maestri e compagni e dalla routine della vita scolastica; bisognerebbe piuttosto riconoscere che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare – sicuramente meglio di tanti adulti – e ora rientrano a scuola dovendo sottostare a regole stringenti che limitano tutte le libertà che prima avevano, come potersi abbracciare, poter giocare tutti insieme, scrivere alla lavagna, e così via. Il buonsenso consiglierebbe un approccio radicalmente diverso: più comprensivo, teso a correggere eventuali errori di comportamento da parte di chi avrà il compito della vigilanza, fino ad arrivare al coinvolgimento dei genitori per i comportamenti scorretti ripetuti più volte. Istituire misure punitive per i bambini tanto sproporzionate non serve a nulla, anzi: in quanto inapplicabili rischiano di risultare del tutto controproducenti e diseducative. Auspichiamo pertanto una correzione della circolare che possa ricondurla verso una maggiore ragionevolezza”.