Sds, con il progetto Ali inserimento lavorativo per 100 persone

SESTO FIORENTINO – Si chiama Ali (Autonomia, lavoro, inclusione) il progetto di inserimento lavorativo di cui è capofila la Società della Salute Nord Ovest. In questi giorni è iniziato il terzo dei primi inserimenti lavorativi, avviato il 5 giugno scorso, in aziende del territorio nell’ambito del servizio di accompagnamento al lavoro di persone disabili e in […]

SESTO FIORENTINO – Si chiama Ali (Autonomia, lavoro, inclusione) il progetto di inserimento lavorativo di cui è capofila la Società della Salute Nord Ovest. In questi giorni è iniziato il terzo dei primi inserimenti lavorativi, avviato il 5 giugno scorso, in aziende del territorio nell’ambito del servizio di accompagnamento al lavoro di persone disabili e in carico ai servizi di salute mentale che si avvale di finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (800 mila euro per l’area fiorentina nord ovest). Entro i primi giorni di luglio con il progetto è previsto l’inserimento di altre 10 persone, per un totale di circa una decina di aziende ospitanti.

Si tratta delle prime 13 delle 100 persone che la SdS nel circa anno e mezzo ancora di durata del progetto si propone di portare a stage in azienda. “Cento persone con disabilità da avviare su percorsi lavorativi veri e responsabilizzanti – dice il presidente della Società della Salute, Enrico Panzi –  in un network di eccellenze che mette insieme aziende e operatori: la nostra Società della Salute ha fatto un lavoroottimo, e gli otto Comuni soci si ritrovano un progetto eccezionale a costo zero perché usa integralmente fondi europei, e lo fa nella manieramigliore possibile”.

I beneficiari sono disabili tra i 18 e i 65 anni in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari e socio-sanitari e non occupati, e persone certificate per bisogni relativi alla salute mentale residenti in uno dei Comuni (Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa, Scandicci, Vaglia) della zona distretto fiorentina nord ovest. Le persone sono state individuate attraverso pratiche quali lo scouting e la valutazione multiprofessionale delle funzioni con il sistema internazionale Icf, utile per la creazione di un progetto personalizzato che non si ferma alla sola diagnosi ma lavora anche sulla persona e sul suo ambiente, consentendo oltre alla diagnosi, un inquadramento funzionale. In azienda i partecipanti al progetto saranno impegnati in lavori che vanno dalla manutenzione del verde, alla pulizia degli spogliatoi di locali sportivi, dai servizi di segreteria a lavori di carpenteria e muratura, dal riparo e il noleggio di bici a servizi di portierato e di impiego in magazzini di pelletteria. Le persone sono seguite da un tutor che ogni tre mesi comunica al case manager e all’Unità di Valutazione del progetto (UV.ALI), l’andamento degli inserimenti. Ciascun beneficiario del progetto potrà disporre di alcune ore di tutoraggio dedicate all’azienda dove è inserito e vedrà riconosciuto un contributo minimo mensile di 150 euro e un contributo massimo di 400 Euro corrispondenti ad una frequenza minima di 15 ore fino ad una frequenza massima di 30 ore settimanali. Gli stage individuali avranno una durata minima di 6 mesi fino a un massimo di 24con possibilità di essere rinnovati per quelli di durata pari a 6 mesi o a un anno.