Soccorso sanitario, “salta” il medico a Campi. Associazioni di volontariato pronte alla protesta

CAMPI BISENZIO – Da stamani il territorio del comune di Campi Bisenzio è senza la copertura di un medico per l’emergenza sanitaria: a dirlo sono le associazioni di soccorso della zona, Pubbliche Assistenze e Misericordie, che hanno appreso ieri pomeriggio la notizia, con una mail nella quale si annunciava la copertura della postazione campigiana con un solo […]

CAMPI BISENZIO – Da stamani il territorio del comune di Campi Bisenzio è senza la copertura di un medico per l’emergenza sanitaria: a dirlo sono le associazioni di soccorso della zona, Pubbliche Assistenze e Misericordie, che hanno appreso ieri pomeriggio la notizia, con una mail nella quale si annunciava la copertura della postazione campigiana con un solo mezzo infermieristico. 

Una decisione, dicono le associazioni, che nei fatti, finirà inevitabilmente per sovraccaricare il sistema dell’emergenza nell’intera piana fiorentina e le conseguenze di questo ‘domino’ di servizi ricadranno inevitabilmente sui cittadini. Così le associazioni del territorio, storiche e nate dalla solidarietà dei cittadini, hanno deciso di protestare formalmente per il taglio all’emergenza sanitaria. La protesta è stata decisa al termine di una partecipata assemblea convocata nella sede della Misericordia di San Mauro a Signa, alla quale hanno preso parte i presidenti regionali di Anpas e Misericordie, Dimitri Bettini e Alberto Corsinovi oltre ai rappresentanti di tutte le associazioni (Misericordie e Pubbliche assistenze) della provincia di Firenze, dalla Piana all’alto Mugello.

“Le associazioni – dicono Bettini e Corsinovi – hanno l’intenzione di portare in piazza questa nuova assurdità. Una decisione inconcepibile che cancella mesi di sperimentazioni e incontri tesi a risolvere un problema, quello dell’emergenza in questo delicato settore della piana fiorentina, che finirà per ricadere sulle persone in termini di qualità di soccorso e sicurezza. Se l’Azienda sanitaria vuole strappare un rapporto paritario, costruito in anni di collaborazione col volontariato che, ricordiamolo, ha creato a Firenze la centrale 118 e dato vita al sistema di soccorso d’emergenza, lo dica chiaramente. Ma ci rivolgiamo anche alla politica: ci dicano sindaci, consiglieri regionali (in carica o aspiranti), ci dica il presidente della Regione e chi ambisce a prendere il suo posto alle prossime elezioni, se in uno Stato di diritto le leggi approvate contano meno della penna di due funzionari. Le associazioni della zona stanno valutando le modalità per farsi sentire, soprattutto per raccontare quello che sta succedendo ai cittadini, in modo che sappiano”.