Soggiorni estivi, ripristinati i contributi: la soddisfazione di Monia Monni (Pd)

SESTO FIORENTINO – Piena soddisfazione della vice capogruppo del Pd in Regione Monia Monni per il ripristino del bando che assegna i contributi per i soggiorni estivi di bambini e ragazzi. La giunta regionale, infatti, ha stanziato in tutto un milione di euro per il terzo settore, fra cui anche i soggiorni estivi. “Qualche mese fa […]

SESTO FIORENTINO – Piena soddisfazione della vice capogruppo del Pd in Regione Monia Monni per il ripristino del bando che assegna i contributi per i soggiorni estivi di bambini e ragazzi. La giunta regionale, infatti, ha stanziato in tutto un milione di euro per il terzo settore, fra cui anche i soggiorni estivi. “Qualche mese fa – spiega – avevo presentato una mozione per chiedere la riattivazione del bando per l’assegnazione di contributi regionali finalizzati alla realizzazione di soggiorni residenziali estivi per bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Dopo il voto unanime del consiglio regionale, è arrivata anche la delibera della giunta che dà seguito alla mozione, destinando 1 milione di euro al terzo settore, tra cui anche i soggiorni estivi. Voglio ringraziare l’assessore Stefania Saccardi per l’impegno concreto che ha reso possibile finanziare un progetto importante che rappresenta un aiuto reale per molte famiglie toscane”. Nella mozione si chiedeva alla giunta regionale di promuovere un bando per l’assegnazione di contributi regionali finalizzati alla realizzazione di soggiorni residenziali per bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni, organizzati da enti senza scopo di lucro, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e da inquadrarsi opportunamente nelle iniziative a favore del welfare sociale regionale. “La Toscana vanta una lunga e positiva tradizione sui soggiorni estivi dei minori, – aggiunge la Monni – fino al 2014 ci sono stati bandi, rivolti ad associazioni ed enti senza scopo di lucro, che hanno coinvolto migliaia di bambini e ragazzi toscani: 2.731 solo nel 2014, per 40 enti organizzatori, a fronte di un impegno economico di 300.000 euro. Un contributo importante per l’attività svolta dalle associazioni, che richiede uno sforzo organizzativo ed economico che non può fare a meno di un contributo regionale con periodicità costante. La mancanza di questo contributo avrebbe messo di fatto a rischio la realizzazione di questi percorsi educativi, con conseguenze negative che avrebbero coinvolto, in primo luogo, bambini e ragazzi”. “Per questo – conclude Monni – sono estremamente soddisfatta della decisione della giunta, che sottolinea l’importanza della proposta fatta e va incontro alle esigenze delle famiglie economicamente più deboli”. Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro e non oltre il 15 giugno 2017.