Sold out per Maurizio de Giovanni al cinema Grotta

SESTO FIORENTINO – Sala del Cinema Grotta strapiena ieri, 20 gennaio, per accogliere lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni che aperto la rassegna di incontri con gli autori “Libraria Noir” promossa dalla Libreria Rinascita Ubik con il Club del Giallo di Sesto Fiorentino. Molta emozione e tanti applausi per l’autore del Commissario Ricciardi che in […]

SESTO FIORENTINO – Sala del Cinema Grotta strapiena ieri, 20 gennaio, per accogliere lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni che aperto la rassegna di incontri con gli autori “Libraria Noir” promossa dalla Libreria Rinascita Ubik con il Club del Giallo di Sesto Fiorentino. Molta emozione e tanti applausi per l’autore del Commissario Ricciardi che in tv ha il volto di Lino Guanciale, dei Bastardi di Pizzofalcone, di Mina Settembre e Sara. L’arrivo in libreria dell’ultimo “Caminito” segna il ritorno dopo cinque anni del Commissario Ricciardi, un romanzo atteso che questa volta si mantiene in equilibrio tra Napoli e l’Argentina e racconta sulle languide note di un tango una indagine difficile per il Commissario Ricciardi. 

“Lo scrittore è come un padre per i personaggi che crea – ha detto de Giovanni – poi però diventano patrimonio dei lettori. I libri sono dei viaggi e lo scrittore è come una guida turistica”. Alla domanda perché il Commissario è tornato dopo così tanti anni, de Giovanni ha risposto che non voleva raccontare l’Italia dopo il 1934. “E’ stato un periodo in cui le cose sono cambiate” ha detto lo scrittore partenopeo. Maurizio de Giovanni ha poi ripercorso la nascita del suo Commissario RIcciardi che “vede” i morti uccisi violentemente. “Lavoravo in banca – ha raccontato – e un giorno alcuni miei amici mi hanno iscritto ad un concorso letterario che si teneva al Gambrinus e non avevo idea di cosa scrivere. Mentre gli altri erano davanti al computer e scrivevano io guardavo fuori dal locale e ho visto una bambina che mi faceva la linguaccia. Solo allora mi sono accorto che tutti erano piegati sulla tastiera e nessuno la stava vedendo. Da lì è nata l’idea”. Ha poi divertito il pubblico raccontando come i suoi lettori si siano dispiaciuti quando ha smesso di scrivere le storie del Commissario Ricciardi. E poi ha donato al pubblico sestese la lettura di un capitolo di “Caminito”. La serata si è conclusa con una lunga fila di lettori che chiedevano una firma e con la promessa da parte di de Giovanni di tornare a Sesto Fiorentino.