Sopralluogo nel cantiere del Torrente Rimaggio in piazza del Mercato

SESTO FIORENTINO – Si è tenuto questa mattina in piazza Lavagnini e piazza del Mercato il sopralluogo al cantiere del torrente Rimaggio dove nei giorni scorsi è stato abbattuto il ponticino. Alla visita erano presenti il sindaco Lorenzo Falchi, il presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Masetti e l’assessore regionale alla difesa del suolo e […]

SESTO FIORENTINO – Si è tenuto questa mattina in piazza Lavagnini e piazza del Mercato il sopralluogo al cantiere del torrente Rimaggio dove nei giorni scorsi è stato abbattuto il ponticino. Alla visita erano presenti il sindaco Lorenzo Falchi, il presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Masetti e l’assessore regionale alla difesa del suolo e Protezione civile Monia Monni e il vicesindaco di Sesto Fiorentino Claudia Pecchioli. I lavori di messa in sicurezza idraulica del Torrente Rimaggio si concluderanno a fine ottobre. L’intervento da parte del Consorzio di bonifica prevede il rifacimento delle sponde nel punto in cui il 14 marzo era esondato. “I lavori in piazza del Mercato sono i più visibili, ma sono in corso tanti interventi sia a valle che a monte di fondamentale importanza per mitigare il rischio idraulico – dice il sindaco Lorenzo Falchi – Abbiamo aperto da alcune settimane un confronto con gli operatori economici della piazza e con la città, il nuovo ponte dovendo seguire le normative idrauliche del rischio idrauliche rischierebbe di occupare una parte preponderante della piazza. Stiamo valutando l’ipotesi se realizzare un ponte carrabile o una passerella ciclopedonale”.

Oltre al Torrente Rimaggio gli interventi hanno interessato il Fosso Reale, Zambra, Garille e Riaffone (Gora di Quinto). In particolare, si è lavorato in somma urgenza sul Fosso Reale per il ripristino del rilevato arginale in zona Case Passerini (650 mila euro); a Colonnata su vari affluenti del Rimaggio per il ripristino delle difese spondali e per la realizzazione di opere di mitigazione del trasporto solido (500mila euro); sul Garille, Zambra e Riaffone per la rimozione del materiale legnoso flottante, delle piante pericolanti o cadute (250mila euro). In regime ordinario invece il Consorzio sta lavorando e si continuerà fino alla fine dell’anno per un totale di 600mila euro per la realizzazione di piste di servizio e manutenzioni varie del Fosso Reale e dei canali di cinta a confine tra i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. A 226mila euro ammontano infine i tanti piccoli interventi di pulizia, sistemazioni, riparazioni che fanno parte del lavoro di manutenzione incidentale portato avanti direttamente dal Consorzio e finanziato insieme agli sfalci estivi grazie al contributo di bonifica raccolto annualmente.

“Mettendo insieme l’ordinario, con lo straordinario e le somme urgenze post evento di marzo scorso il solo Consorzio di Bonifica, con risorse proprie o con sinergie e finanziamenti regionali ha lavorato sul territorio di Sesto Fiorentino per oltre 5,2 milioni di euro – riassume il presidente Masetti  – Una cifra che dà il segno di un ente capace di tenere insieme l’attività quotidiana di prevenzione con una forza tecnico operativa in grado di fornire risposte immediate con competenza e professionalità. Il Rimaggio in Piazza del Mercato conserva un ruolo simbolico e centrale, sotto ogni aspetto ma in collaborazione con la Regione, il Comune, i gestori dei servizi ed altri abbiamo fatto e stiamo facendo anche tanto altro nel territorio sestese per affrontare congiuntamente le sfide poste dai cambiamenti climatici. È opportuno chiarire, tuttavia, che tali azioni, pur riducendo significativamente il rischio idraulico, non possono eliminarlo completamente, data la complessità del territorio. L’impegno è ridurlo il più possibile e per questo l’impegno dovrà essere massimo”. Per il futuro, invece, l’elenco delle priorità per accrescere ulteriormente la sicurezza idraulica del territorio si aggira intorno ai 40 milioni di euro con necessità principali che riguardano il Torrente Gavine a monte della ferrovia e il canale di cinta occidentale. “Quello che stiamo vedendo oggi – ha spiegato l’assessore Monia Monni- nel tratto cittadino del Rimaggio, è certamente l’intervento simbolo dall’alluvione del 14 marzo, ma non è l’unico. Sul territorio di Sesto, da quel giorno abbiamo investito 5 milioni e 200mila euro per opere a monte e a valle, per mettere in sicurezza il territorio. E’ un grande lavoro, frutto della collaborazione tra il Consorzio, il Genio Civile e l’amministrazione: un gioco di squadra che voglio riconoscere e ringraziare. Rimane però un fabbisogno di 40 milioni di euro: queste sono le risorse necessarie per realizzare tutte le opere che servono a garantire un livello di sicurezza adeguato. Sappiamo che il rischio zero non esiste, ma è nostro dovere fare tutto il possibile per tutelare le nostre comunità alla luce di quanto accaduto. Il problema è che, di queste risorse, non abbiamo ancora notizia. E non abbiamo alcuna certezza nemmeno sulle risorse per la ricostruzione dei danni causati dall’alluvione del 2 e 3 novembre. Cominciamo a essere non solo preoccupati, ma anche piuttosto arrabbiati. Le istituzioni locali stanno facendo la loro parte, ma adesso servono risposte dal Governo, e servono subito”.