Sosta in centro. Continua il braccio di ferro tra residenti e Comune

SESTO FIORENTINO – E’ ancora braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e i residenti del centro cittadino sulla nuova regolamentazione della sosta. Dopo che i residenti hanno consegnato nel mese di dicembre scorso la petizione per chiedere al sindaco di cancellare l’abbonamento per la seconda auto per i parcheggi del centro per i residenti, è […]

SESTO FIORENTINO – E’ ancora braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e i residenti del centro cittadino sulla nuova regolamentazione della sosta. Dopo che i residenti hanno consegnato nel mese di dicembre scorso la petizione per chiedere al sindaco di cancellare l’abbonamento per la seconda auto per i parcheggi del centro per i residenti, è arrivata la risposta da parte del sindaco Lorenzo Falchi dove ribadisce le decisioni prese per il riordino della sosta in centro e l’avvio del provvedimento dal 1 febbraio.

Immediata la risposta dei residenti non soddisfatti della lettera ricevuta dall’amministrazione comunale.

“Il sindaco ritiene di aver realizzato una ‘combinazione equilibrata’, evitando nuove zone con strisce blu e zone con alta e bassa rotazione – dicono i residenti – Viene da chiedersi se ha chiaro cosa significa equilibrio. Noi residenti del centro lo sappiamo bene, visto che il nostro, di equilibrio, è stato completamente sconvolto”.

“Nella sua risposta il Sindaco parla di modalità analoghe a quelle in vigore in altri comuni – proseguono i residenti – Sarebbe opportuno riportare esempi concreti, perché quello più simile che noi conosciamo è Prato, ricordando che è una provincia con molte più esigenze come ‘vero’ centro storico. Due auto costano per la sosta 30 euro annui, noi ne paghiamo 60. Sono il doppio! Per non parlare di altre zone di Firenze, con problema ben più grave di parcheggio e tariffe altamente inferiori a quelle imposte ai residenti di Sesto”.

Secondo i residenti anche la possibilità di sostare la sera dalle 18 alle 9 del mattino seguente nel parcheggio del Centro e in piazza Vittorio Veneto è “un’autentica presa in giro”. “Non possiamo far sparire le nostre macchine con una bacchetta magica durante il giorno – prosegue la nota dei residenti – Abbiamo il diritto di tornare a casa all’ora che vogliamo. Chi fa un lavoro a turni (infermieri , autisti e molte altre categorie) ha necessità di sostare anche di giorno e non si tiene conto di queste necessità”. Inoltre, aggiungono, che il sindaco “sostiene di non avere sottovalutato la possibilità di poter parcheggiare nel modo più comodo possibile. Allora ci dica dove deve parcheggiare ‘nel modo più comodo possibile’, un residente di via Gramsci, con il tagliando di sosta per i residenti”.

La battaglia è ancora in atto visto che alcuni residenti sostengono che “si ripete la mancanza di disponibilità al dialogo” e che “il Sindaco doveva convocarci. Non si trattano a pesci in faccia 1000 cittadini”.

Per i residenti, quindi, ci sono ancora due punti da rivedere: “il parcheggio del centro (ex Giannini e piazza Vittorio Veneto) disponibile per i residenti” e “seconda auto gratuita, o al massimo, un pagamento molto inferiore a quello previsto”.