LASTRA A SIGNA – “Finora sono stati mesi di assestamento, adesso però è arrivato il momento di spingere sull’accelleratore, sfruttando proprio quanto fatto dal giorno delle elezioni a oggi”: guarda (sempre) avanti il sindaco di Lastra a Signa, Emanuele Caporaso. Partendo però da un “mini bilancio” dell’ultimo periodo, foriero comunque di risultati significativi.
Sindaco da dove si ricominicia nell’anno nuovo?
“Intanto approfitto dell’occasione per augurare un sereno 2025 a tutti i lastrigiani. Si ricomincia dalla ripresa, finalmente, dei lavori alla rampa che immette sul ponte sull’Arno; dal successo, nel periodo natalizio, del “Festival fra le mura”, che ha riportato tanta gente in piazza e nelle strade con quattro serate di aggregazione e condivisione; si ricomincia da uno dei progetti che avevo annunciato in campagna elettorale, il cosiddetto “Piano strade”, che ci permetterà di asfaltare e risistemare le principali arterie di Lastra a Signa per un importo complessivo di 650.000 euro”.
Aggregazione fra i cittadini, ma anche tra il sindaco e i lastrigiani giusto?
“E’ così. Ma aggiungo anche tutti gli assessori con i quali “ci stiamo presentando” su tutto il territorio, comprese le frazioni. Perché anche noi dobbiamo dare un segnale: da più parti, e da tempo, infatti, si dice sempre più spesso che la socialità ha margini sempre più ridotti. Ecco, dobbiamo essere noi i primi che provano a invertire la rotta. La partecipazione, fra l’altro, agli eventi, alle iniziative, ai momenti di incontro può rappresentare anche una ottimo deterrente contro il degrado e le marginalità, aumentando al tempo stesso il livello di sicurezza che comunque è, e deve restare, un tema di carattere metropolitano”.
Si è visto di recente, purtroppo, anche con quanto successo a Campi Bisenzio…
“Esattamente. I Comuni non possono essere lasciati da soli nel tentativo di risolvere determinate problematiche. Se devo essere sincero, quando si parla di microcriminalità, purtroppo anche in un Comune come Lastra a Signa qualcosa è cambiato. E si tratta di criticità, ci tengo a sottolinearlo, che conosciamo perfettamente. Dobbiamo essere bravi e capaci a non andare oltre il livello di guardia. E da parte nostra faremo sicuramente di tutto per evitarlo. Mi lasci però pensare a un messaggio di speranza: nel 2025 sono quarant’anni da quando uscì “We are the world”, brano voluto dagli Usa for Africa a scopo di beneficenza, il più venduto nella storia della musica, con tanti temi contenuti nelle parole che ancora oggi sono attuali e che mi piacerebbe fossero di stimolo per le generazioni più giovani”.
Quello appena iniziato e il prossimo saranno due anni decisivi per Lastra a Signa o mi sbaglio?
“Il 2025 e il 2026 saranno anni fondamentali per questa consiliatura. Penso ai sette cantieri da realizzare con fondi Pnrr, penso al nuovo ponte sull’Arno, nella speranza che si possa partire davvero con il cantiere, ma penso anche agli asili nido, alla mensa della scuola di Santa Maria a Castagnolo, alla rotonda nei pressi della fermata ferroviaria. Tutti interventi che ci consentiranno di ripensare Lastra a Signa nel suo complesso”.
Andiamo un po’ più nello specifico…
“Lo faccio, e volentieri, per lo Spedale di Sant’Antonio. Finito il periodo delle festività, partirà il cantiere vero e proprio. Un’operazione fondamentale per questo Comune e che porterà, queste sono le nostre intenzioni, a ridare vita al centro storico di Lastra a Signa tutto l’anno. Se si parla invece di viabilità, voglio guardare con fiducia anche ai cantieri per il nuovo ponte sull’Arno e al secondo lotto della SS 67 Tosco-Romagnola. Il nostro è un Comune che ha bisogno di risposte, anche urgenti proprio in materia di viabilità e questi sono due obiettivi da perseguire il prima possibile”.
Se si parla di viabilità, è inevitabile un collegamento con la Fi-Pi-Li e tutti i problemi che spesso ne conseguono…
“Problemi, quando in superstrada si verificano degli incidenti, che ci tengono “sotto scacco” per troppo tempo. Bisogna trovare un forma tangibile di finaziamento che consenta in questo modo di pensare anche alla sua manutenzione”.