Stadi, Di Giorgi (Pd): “Felice che Renzi abbia concordato con proposta Pd”

FIRENZE – Come era prevedibile l’emendamento salva stadi ha riacceso il dibattito, politico e non, in merito al nuovo stadio della Fiorentina o una possibile ristrutturazione del Franchi. Dibattito in cui è intervenuta l’onorevole Rosa Maria Di Giorgi, membro dell’Ufficio di Presidenza del Pd alla Camera dei Deputati e della Commissione Cultura e Sport della […]

FIRENZE – Come era prevedibile l’emendamento salva stadi ha riacceso il dibattito, politico e non, in merito al nuovo stadio della Fiorentina o una possibile ristrutturazione del Franchi. Dibattito in cui è intervenuta l’onorevole Rosa Maria Di Giorgi, membro dell’Ufficio di Presidenza del Pd alla Camera dei Deputati e della Commissione Cultura e Sport della Camera. “Una buona notizia per gli stadi vincolati, – dice Di Giorgi – con l’accordo raggiunto fra Pd e Italia Viva sull’emendamento, presentato al Senato, che vede come primi firmatari la senatrice Biti del Pd e il senatore Matteo Renzi di Italia Viva, si pongono le premesse per poter intervenire in modo più agevole per lavori di ristrutturazione sugli stadi vincolati in Italia. Sono contenta di aver combattuto questa battaglia, iniziata con il collega Lepri, mesi fa, attraverso la presentazione di una mia proposta di legge alla Camera, firmata poi da oltre 40 deputati del Pd, e successivamente integrata e trasformata in emendamento al decreto Semplificazione dalla collega Biti (Pd) al Senato e dall’ex ministro allo sport Luca Lotti. Per Firenze significa non abbandonare lo stadio Franchi a un destino di degrado dopo la parentesi della gara voluta dalle amministrazioni cittadine per collocare l’impianto nell’area Mercafir (gara andata deserta). Felice che anche Renzi, ex sindaco di Firenze, riformulando un suo emendamento, sia accanto al Pd in questa importante scelta su cui da mesi il nostro partito sta lavorando”. “Nessun consumo di suolo, rispetto per il bene culturale su cui si interviene, – conclude – salvaguardandone le parti identitarie secondo il parere delle Soprintendenze, e opportunità per le società sportive di poter intervenire creando spazi commerciali che rendano possibile la sostenibilità degli impianti stessi. Sarà possibile finalmente ristrutturare gli stadi storici, mantenendone l’identità storico-artistica e salvaguardandone la funzione primaria che è quella del gioco del calcio”.