Stadio Franchi, Toccafondi (IV): “Sarà la Soprintendenza a spiegare perché usiamo i fondi europei”

FIRENZE – “Se qualcuno in Europa o in Italia storce la bocca, non capendo perché il rifacimento di uno stadio come il Franchi possa passare dalle risorse del Recovery plan o Pnrr, sarà la Sovrintendenza a spiegargli il motivo”: queste le parole del deputato fiorentino di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, intervenendo a Lady Radio. “Io, […]

FIRENZE – “Se qualcuno in Europa o in Italia storce la bocca, non capendo perché il rifacimento di uno stadio come il Franchi possa passare dalle risorse del Recovery plan o Pnrr, sarà la Sovrintendenza a spiegargli il motivo”: queste le parole del deputato fiorentino di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, intervenendo a Lady Radio.

“Io, come tanti altri, preferivo uno stadio nuovo fatto con un investimento dei privati, salvaguardando nel frattempo ovviamente alcuni rilievi architettonici dell’attuale stadio. Una volta che le sovrintendenze e il Ministero hanno però dichiarato l’impianto sportivo vincolatissimo, di fatto equiparandolo ad un monumento, allora è ovvio che debba essere lo stesso ministero ad aiutare il comune di Firenze a mantenere funzionale il Franchi. Ecco come siamo arrivati ieri alle richieste al ministro Franceschini e alle sue parole che sono coerenti con un percorso di tutela di un bene vincolato. La strada è chiaramente molto lunga e non sarà in discesa visto che tra le opere considerate “grandi attrattori culturali” oltre al Franchi potrebbe esserci sia il Porto Vecchio di Trieste, il sistema dei forti genovesi, l’Arsenale di Venezia e anche la rigenerazione urbana del Polo museale di Firenze” ha continuato il deputato.

“Io resto convinto che la strada di uno stadio moderno e funzionale che tutelava alcuni elementi architettonici, da realizzarsi con risorse private, era la soluzione migliore. Detto questo però sappiamo che è andata diversamente, da fiorentino quello che non voglio vedere è lo stadio Franchi iper-tutelato ma in completo stato di abbandono come, ad esempio, il Flaminio a Roma”, ha concluso Toccafondi.